San Benedetto rischia l’estinzione della casa bassa. Spariranno secoli di storia della vita marinara con la tipica abitazione
“Ho fatto io stesso una ricognizione per vedere quante “case basse” siano rimaste nel centro storico di San Benedetto, dice il Presidente del Circolo dei Sambenedettesi Gino Troli, il risultato è allarmante: quella di Via Palestro è ancora lì e in vendita; quella di via Laberinto pure in vendita, il blocco di case basse tra via Cairoli e via degli Orti, il più significativo e conservato, pare sia stato acquistato da un costruttore. Vorrei che come me ogni sambenedettese faccia questo tour e capisca a quale livello di perdita totale di questo storico manufatto siamo giunti.
Il Circolo dei Sambenedettesi non vuole assistere impotente alla sparizione di quest’altro pezzo di storia e fa appello all’Amministrazione comunale e a tutti i sambenedettesi perché questo patrimonio venga salvato, perché la perdita altrimenti sarà irreversibile. Per quale finalità? Per realizzare quel museo della “casa bassa sambenedettese” per cui il Circolo si mette a disposizione per la ricerca e l’allestimento.
Il libro intitolato “La Casa”, realizzato da noi nel 2009, già è un punto di partenza per raccontare la storia della vita familiare, del mondo domestico, di adulti e bambini nella comunità sambenedettese. È evidente come un progetto così legato alla vita quotidiana del vecchio borgo possa essere di grande rilievo per la scuola, la cultura e il turismo della nostra città. Ma non si può perdere tempo. È l’ultima occasione per dare un segno di appartenenza e di tutela del nostro peculiare e irripetibile patrimonio storico. Il comitato per la difesa della casa bassa è in VIA BRAGADIN, 1 nella sede del nostro Circolo.
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