San Benedetto, la Lega punta sulla bioarchitettura e sull’utilizzo responsabile del territorio

SAN BENEDETTO –  La presentazione della mozione Mandrelli, poi ritirata in consiglio comunale e incentrata sul ‘consumo zero di territorio’ è stata l’occasione che la Lega  di San Benedetto del ha colto per esporre il proprio punto di vista su un tema così delicato come quello urbanistico. La Lega pone come parola d’ordine quella di ‘utilizzo responsabile del territorio’ e l’accento sulla bioarchitettura come nuova frontiera dello sviluppo territoriale.

Pasqualino Marzonetti, consigliere comunale quota Lega: “Riguardo al consumo del suolo è pacifico l’obiettivo europeo di tutelare l’ecosistema, ma tale obiettivo non deve essere inteso come divieto assoluto di occupazione di nuovo territorio.All’Italia serve una riforma organica del governo del territorio in termini urbanistici. Fondamentale, per una nuovo connubio urbanistica e ambiente, è  il ruolo della regione” dice.

“La regione Marche, negli ultimi decenni, non è mai riuscita ad intervenire in materia urbanistica, adeguando la normativa a nuovi principi in tema di contenimento dell’uso di nuovo suolo e rigenerazione urbana.La nuova svolta politica regionale, con la presidenza Acquaroli potrà, finalmente, affrontare la questione urbanistico-ambientale. Ricordo che il nostro Consigliere Regionale della Lega Andrea Maria Antonini, Presidente della Commissione Governo del Territorio, Ambiente e Paesaggio,  ha, con immediato impegno,  iniziato ad affrontare il tema”

Laura Gorini, coordinatrice locale: “Il governo del territorio è un tema centrale per lo sviluppo della nostra città. Credo che sia giunto ormai il momento di dare risposte organiche che superino interventi ‘spot’ privi di uno sguardo d’insieme. Parlare oggi di ‘consumo di suolo zero’ o di ‘cementificazione’ non terrebbe San Benedetto del Tronto al passo con i tempi. Bisogna piuttosto sostituire questi concetti con ‘utilizzo responsabile del territorio’ e ‘bioarchitettura’. Sarebbe pericoloso porre vincoli assoluti allo sviluppo del territorio. Per farlo si dovrà però porre l’attenzione su un nuovo approccio ‘green’ che incentivi il verde, la riqualificazione e un modo di costruire biocompatibile che utilizzi materiali naturali e fonti rinnovabili” dice.

“La Lega ha depositato lo scorso anno un disegno di legge in Senato (primo firmatario il Sen Luca Briziarelli) che ha come cardine proprio l’utilizzo responsabile del suolo, il bilancio ecologico e la rigenerazione urbana. Saranno queste le linee guida che cercheremo di seguire nell’ambito della nostra commissione interna “urbanistica” che in vista delle elezioni cercherà’ di studiare soluzioni per il nostro territorio. Ogni apporto dei cittadini sarà per noi prezioso e costruttivo. In Italia abbiamo grandi opere di bioarchitettura che hanno fatto scuola nel mondo: dal famoso bosco verticale di Boeri, all’asilo comunale di Guastalla di Mario Cucinelli, all’Accademia della Scienza di San Francisco di Renzo Piano. Sono queste le direttive di eco-building a impatto zero che devono coniugarsi con il mantenimento della grande bellezza di San Benedetto. Il futuro dello sviluppo urbanistico della nostra città credo che sia tutto lì”

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