«Samb ambiente bellissimo e calcio pronto a cambiare post virus», parla Trillò
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lorenzo Trillò, centrocampista classe 1997, raggiunto telefonicamente dall’ufficio stampa della Samb, ha raccontato come sta trascorrendo questi strani giorni lontano dal terreno di gioco.
«Sono qui a San Benedetto, vivo da solo, ci alleniamo da casa ma non è la stessa cosa. Mi manca il campo, lo stare insieme con i compagni anche si ci sentiamo sempre e con Di Massimo (tra l’altro mio vicino di casa) e Gemignani giochiamo con la playstation a Call of Duty tutti i giorni in pratica. Due settimane fa mi sono iscritto a scienze motorie all’E-campus, un’università online, e mi sto dedicando quindi anche allo studio in questi giorni».
Trillò ha parlato poi della sua esperienza all’Arzachena (gennaio 2018- giungo 2019) dove ha collezionato 36 presenze.
«In Sardegna ho iniziato il mio percorso di crescita tra i pro e quest’anno mi sono messo a disposizione della Samb per continuare a migliorarmi in particolar modo nella fase difensiva. Qui ho trovato un ambiente bellissimo, ho legato tanto con tutti e in particolare con Di Massimo, Gemignani, Volpicelli e Cernigoi con loro ci sentiamo tanto anche fuori dal campo».
Il centrocampista, che ha ancora un anno di contratto con la Samb, ha analizzato, infine, quello che sarà il possibile scenario del calcio per il futuro.
«Credo sia difficile che il campionato possa continuare. Ho letto dell’ipotetico sorteggio per decidere la quarta promossa in B: sarebbe una novità assoluta, fa strano non poter parlare di risultati sul campo, tutto assolutamente impensabile fino a un paio di mesi fa. Stiamo vivendo una situazione di emergenza straordinaria. Per il futuro comunque c’è grande preoccupazione tra noi giocatori, speriamo che tutto si risolva per il meglio. Qualcosa dovrà per forza di cosa cambiare nel sistema calcio».
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