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Salta la vigilanza privata contro il commercio abusivo, le associazioni mollano
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Salta la vigilanza privata contro l’abusivismo commerciale. L’iniziativa era stata promossa dal Comune per i mesi di luglio e agosto. E siamo arrivati al primo luglio, ovvero il giorno in cui doveva partire il programma. Nulla di fatto.
Quanto costava? In totale 180mila euro, di cui 20mila a carico dell’amministrazione, 160mila degli esercenti e degli operatori turistici. Ma quando si è trattato di chiedere i soldi ai commercianti è saltato il piano.
“Sono tutti buoni a lamentarsi degli extracomunitari che fanno concorrenza sleale, ma quando si tratta – sbotta Carmine Chiodi, presidente della commissione consiliare attività produttive – di mettere mano al portafoglio, non si trova nessuno. Dovevano essere le associazioni di categoria a raccogliere le quote presso i loro associati, cosa che non è stata fatta”.
Secondo quanto discusso in commissione con i commercianti, andava stipulata una convenzione con la vigilanza privata. I vigilantes avrebbero svolto l’opera di prevenzione del commercio abusivo in collaborazione con le forze dell’ordine. Il pattugliamento avrebbe interessato la spiaggia, il lungomare, l’isola pedonale di viale Moretti. E il martedì e venerdì il mercato ambulante. Sono queste le location dove stazionano abitualmente gli extracomunitari abusivi con i loro borsoni o i bazar pieni di merce.
Quanto avrebbe pesato nelle tasche dei lavoratori autonomi regolari? I commercianti delle bancarelle avrebbero dovuto versare 100 euro ciascuno, i negozianti e gli chalet 200 euro, gli albergatori 300 euro. Di fronte all’esborso, tutto svanito.
Chiodi però non molla. “Il prossimo anno tornerò a fare una proposta più ampia”. Di che tipo? “Il tempo porta consiglio, poi si vedrà”, conclude il presidente di commissione.