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Saldi positivi, Amato: “Bene così ma si può migliorare”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come sta andando il momento più atteso dai commercianti del centro per vendere e recuperare sull’invenduto stagionale?
Saldi che mania. “Il modo per spendere e pagare meno. Così sono sempre più percepiti i saldi dai consumatori” spiega Vincenzo Amato, presidente dei commercianti di via Montebello. E continua “abbastanza positivo il trend, migliore dell’anno scorso: sono più disposti, più pronti a spendere. Le persone da fuori hanno fatto la differenza: Umbri, Romani, del Nord d’Italia. Noi ne abbiamo approfittato per accumulare un po’ di vendite”.
Ciò che fa l’amministrazione per rivitalizzare il centro è cosa buona e giusta? “Si può sempre fare meglio, è sempre possibile ma già importante è fare. Poi occorre una programmazione per i mesi invernali. Per vivere la città nelle 4 stagioni, non solo in estate. Bisogna riprogrammare la città, per farla diventare protagonista, con la speranza che le amministrazioni, questa è quelle che verranno, diano una grossa mano al commercio”.
Online contro commercio al dettaglio, l’alibi dei colossi. “Quando ci sono i problemi si cercano sempre le scuse. L’online esiste, i grandi colossi commerciali esistono. Ma esistiamo anche noi, dobbiamo cercare di fare la nostra parte e mangiare la nostra torta. E noi non possiamo recriminare al colosso, ma dobbiamo concentrarci sulla necessità di programmare un centro commerciale all’aperto in centro”.
Manager city e nuove sfide. “Le nuove linee e nuovi programmi per il commercio, che speriamo di realizzare con le amministrazioni, sono un grosso lavoro per migliorare le situazioni attuali. Il mercatino in Via Risorgimento? Dal nulla, un passetto in avanti è stato fatto, ma dobbiamo sederci, spendere poco e creare grandi eventi. Occorre affidarsi a un manager che pianifichi lo sviluppo commerciale della città del prossimo decennio”.
Capodanno? “È andata bene, con tanta gente di fuori. E allora dico: mettiamoci a tavolino per far venire sempre altre persone. Per un turismo di 12 mesi all’anno”.
La riflessione. “Si registra un bel trend da qualche anno, l’importante è reinventarsi, sempre. Dare dei servizi è fondamentale per una città turistica, e per darli ci dobbiamo attrezzare. Fondamentali il confronto e il dialogo tra le istituzioni e i cittadini, quello non deve mancare mai”.
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