Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Sabato si ripercorrono le origini del francescanesimo con le Laudi medievali nella Chiesa di San Francesco
Un nuovo appuntamento per il progetto Le vie di San Francesco nelle Marche, L’itinerario musicale, che ripercorre il passaggio del Santo nella nostra Regione, fa tappa sabato 4 novembre ad Ascoli Piceno.
Nella Chiesa di San Francesco, in piazza Del Popolo, alle ore 19, il concerto di laudi popolari, con strumenti dell’epoca: Sulle orme dei “Giullari di Dio”. Ad eseguirlo è uno degli ensemble più importanti d’Italia per la musica antica: Micrologus, composto da Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti, Gabriele Russo ed Enea Sorini. Il programma, curato dal musicologo Francesco Zimei (sue le ricostruzioni di alcuni brani), con elaborazioni di Goffredo Degli Esposti, prevede Laudi francescane del XIII e XIV secolo.
Il concerto «tende alla riproposta non solo degli aspetti propriamente musicali di questo repertorio – come avverte Goffredo Degli Esposti – ma anche della funzione che queste musiche avevano nel mondo dei Flagellanti e delle confraternite dei Laudesi, con l’uso accorto e misurato dell’accompagnamento strumentale, e di alcuni suoni caratteristici di questi rituali». Tra gli strumenti dell’epoca vengono utilizzati la viella, la lira, la piccola arpa, il flauto doppio, la cornamusa, il piffero, la tromba dritta e percussioni come il tamburello e i naccarini».
Sempre Degli Esposti sottolinea che «Con la grande diffusione, durante tutto il secolo XIII, del volgare (la lingua italiana parlata e compresa dal volgo, il popolo), ci sono arrivate le laudi, le prime musiche dell’Italia medievale, espressione del rinnovamento religioso del popolo che si riuniva nelle “confraternite”, dove il canto e la preghiera seguivano le indicazioni del francescanesimo (….). Tale canto è stato uno dei momenti principali, e più significativi, di rinnovamento spirituale e di emancipazione delle confraternite dalla tradizione liturgica medievale: un forte punto di coesione tra i fratelli che, praticamente ogni giorno, si riunivano per la preghiera».
Lascia un commento