SPINETOLI – Dopo l’incendio della palazzina di via Tevere a Pagliare, il Comitato Antirazzista Piceno ha organizzato questo pomeriggio un sit-in in Piazza Simonetti davanti alla Prefettura di Ascoli. Sotto un’intensa pioggia, alcuni manifestanti sono stati poi accolti da funzionari della Prefettura all’interno della struttura.
Per l’utilizzo dell’immobile incendiato stanotte in via Tevere a Spinetoli era stato previsto, eventualmente, di ospitare minorenni stranieri non accompagnati, mentre non erano in programma arrivi di migranti, precisano fonti della Prefettura di Ascoli, sottolineando che l’ipotesi dell’arrivo di richiedenti asilo risale a due mesi fa, ma nessuno era più arrivato e nemmeno c’era questa eventualità. Nel frattempo i carabinieri di Ascoli e Spinetoli sono alla ricerca di testimoni che possano aver notato movimenti sospetti nella zona di via Tevere, peraltro molto popolata, dove è scoppiato l’incendio doloso. Nelle immediate vicinanze dello stabile non ci sono infatti telecamere di sicurezza. Prevista nei prossimi giorni l’apertura da parte della Procura di Ascoli di un fascicolo d’indagine per l’ipotesi d’incendio doloso. Sono chiari ed inequivocabili, per gli investigatori, gli elementi che fanno escludere l’ipotesi di un incendio di origini accidentali. Gli inneschi e il liquido infiammabile sono ancora ben visibili nei tre piani della palazzina dichiarata inagibile: il rogo ha determinato il superamento della temperatura d’allarme dei materiali di costruzione che dovranno essere sottoposti a nuove prove di stabilità. Per i carabinieri non ci sono dubbi che l’incendio sia collegato al clima di protesta creatosi dopo l’annuncio dell’arrivo di migranti a Spinetoli con assemblee e manifestazioni.