SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il turismo giovanile, chi fa attività ricettiva a scopo turistico lo deve vedere di buon occhio. Nonostante  a volte ci siano risvolti poco piacevoli per schiamazzi e disturbo della quiete e del pubblico riposo”. Così Marco Calvaresi, imprenditore balneare e uomo politico della Riviera commenta l’afflusso straordinario di giovanissimi che mai come quest’anno popolano San Benedetto.

“La città invasa da giovani e giovanissimi, mi fa riflettere: la movida non è solo più un problema ma una caratterizzazione sociale dei nostri tempi. È per questo che penso che la repressione fine a sé stessa non serva a nulla, se non nel breve termine, con ricadute economiche e occupazionali notevoli” continua Calvaresi.

“Va studiata una formula di convivenza tra i residenti e i giovanissimi, che hanno molta più voglia di stare insieme anche per quello che abbiamo subito con la pandemia di Covid-19. E che sono molto fisici nella ricerca del contatto reciproco”.

E poi: “Non penso che manchino le pattuglie, c’è un controllo, ma il distanziamento non esiste per una certa tipologia di locali con giovani che amano stare insieme. Io una ricetta non ce l’ho ma questa congiuntura di arrivi di giovanissimi vorrei vederla come un’opportunità. Innanzi tutto occorre prevedere spazi ampi, sta agli amministratori locali pensare soluzioni che non costringano i giovani in un paio di vie del centro”.

E ancora: “In questo momento ci stanno dando aiuto i Bed&breakfast che offrono un ritorno non indifferente in termini di possibilità di alloggio per giovani. Se penso che la mia città è invasa dai ragazzi per me è motivo di speranza, è un’opportunità complementare per il nostro turismo. Non è una minaccia ma un’opportunità”.

Conclude Calvaresi: “È partita la stagione, agosto si annuncia il solito agosto. I presupposti non erano di una stagione normale, ma ora ci sono i motivi per serate in una stagione dignitosa. E ci sarà un discreto recupero di numeri e percentuali”.