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Rinvio Ascoli-Cremonese, Procaccini (Pd): “La decisione fu merito della Regione. Attenzione alle riaperture”
ASCOLI – Il segretario comunale del Pd Angelo Procaccini torna sulla vicenda relativa all’annullamento della partita Ascoli-Cremonese, nel giorno in cui si intravedeva l’inizio dell’emergenza Coronavirus, ma anche della fase di ripartenza post-emergenza.
“Lo scorso 22 febbraio, in una nota, il Sindaco Fioravanti dichiarava che “L’ Amministrazione Comunale rende noto che il Comitato Tecnico regionale Gores, riunitosi questa mattina ad Ancona, ha disposto il rinvio della partita Ascoli Cremonese per ragioni di tutela della sanità pubblica”. Nella nota poi si disse che “La decisione fu presa dopo aver sentito il parere del presidente della regione Marche e del dirigente del servizio di sanità pubblica”. Il sindaco “scaricò” quindi la responsabilità di una decisione sulla Regione” dice Procaccini.
“Con stupore apprendiamo che ora la maggioranza che guida l’amministrazione si vuole appropriare di questa scelta lungimirante attraverso le parole dell’ex assessore Antonini. A due mesi di distanza possiamo dire che quella decisione, il cui merito principe è del Governatore Ceriscioli, ha probabilmente salvato il nostro territorio dalla forza e della violenza del virus che ha messo in ginocchio il mondo. Questo non è il momento delle polemiche ma neanche delle fake news.Il nostro territorio ha pagato un prezzo minore di malati e vittime anche per la posizione decentrata che la nostra città occupa nel tessuto economico e sociale. Un elemento di cui è responsabile tutta la classe dirigente che guida Ascoli da ormai più di vent’anni” spiega.
Poi prosegue “Dobbiamo fare attenzione quando parliamo di riaperture. Il nostro territorio è tra due fuochi con la provincia di Teramo con oltre 600 contagiati e quelle di Fermo e Macerata con centinaia di persone ancora ricoverate. La nostra economia ha bisogno di ripartire ma se questo non sarà fatto con la giusta cautela rischiamo di ritrovarci al punto di partenza. Apprezziamo quella del Consind per attingere a finanziamenti per lo sviluppo previsti dal Governo, in occasione di questa emergenza, per il Sud Italia e che si fermano alla Regione Abruzzo” spiega.
“Importantissime inoltre ricordare tutti i finanziamenti stanziati dalla regione Marche che da anni stanno sostenendo l’economia del nostro territorio. Come classe dirigente politica però dobbiamo essere soprattutto trasparenti e dire che quando parliamo di “ripartire” non significa tornare a quella quotidianità a cui la maggior parte dei cittadini invece sogna di tornare. E’ il virus che ci toglie la libertà di rivivere il nostro quotidiano e non chi ci governa. Solo quando avremo armi scientifiche il virus sarà realmente sconfitto. Siamo sicuri di essere tutti pronti oppure preferiamo illuderci che domani potremmo incontrarci per strada ed abbracciarci?” conclude l’esponente Pd.
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