Rimborsi post-sisma, ancora nessuna risposta per i professionisti che fecero opera di volontariato
ANCONA – “Ad un anno e mezzo dal terremoto del centro Italia e da quella straordinaria risposta da parte del mondo del volontariato, che reagì al dramma con la partecipazione di centinaia di professionisti provenienti da tutto il Paese per dare il loro contributo nelle prime fasi del post emergenza, molti volontari non hanno ancora ricevuto quanto gli spetta di rimborso, nonostante la maggior parte delle pratiche siano state da tempo inoltrate al Dipartimento di Protezione Civile”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile regionale della Lega nelle Marche, dopo aver richiesto l’intervento del Governo per differire le imminenti scadenze per la presentazione delle schede AeDES e per la richiesta dei contributi per danni di lieve entità, torna ad interpellare il Commissario straordinario Paola De Micheli a tutela dei professionisti.
“Si tratta – precisa infatti Arrigoni – di un numero consistente di geometri, ingegneri, architetti e geologi che nei momenti di maggiore emergenza post-sisma hanno prestato servizio nei Centri Operativi Comunali, hanno redatto le schede FAST e le schede AeDES per le agibilità dei fabbricati e di coloro che hanno aderito con almeno 10 giorni consecutivi di volontariato e che hanno diritto, oltre alle spese sostenute per il viaggio, il vitto e l’alloggio, anche al mancato guadagno per la loro attività professionale”.
“Anche in questo caso la Lega ha richiesto formalmente al Commissario straordinario del Governo di intervenire in prima persona, perché a quanto ci risulta sono mesi che il Dipartimento di Protezione Civile non fornisce risposte adeguate né ai singoli professionisti né alle associazioni dei volontari”.
“Purtroppo in questa vicenda è da constatare l’ennesimo esempio di una gestione dell’emergenza che ha creato soltanto ritardi e disagi, persino a quanti con il volontariato hanno messo a disposizione le loro competenze per il prossimo”, conclude Arrigoni.
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