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Rimarrà in funzione lo stabilimento Beko Europe di Comunanza
Rimarrà in funzione lo stabilimento Beko Europe di Comunanza , quindi salvi circa 320 dipendenti.
A darne notizia ufficiale prima il ministro delle Imprese e del Made in Italy, dopo aver incontrato i vertici della multinazionale turca/americana a Istambul, e poi il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Per le Marche, a questo punto, rimane aperto il fronte di Fabriano (Ancona), con annunciati circa 300 esuberi tra impiegati, quadri, dirigenti e i 68 esuberi nello stabilimento di Melano.
A parte le Marche, la Beko ha presentato un aggiornamento del Piano il 10 febbraio scorso nel corso di una riunione ‘tecnica’ al Mimit con i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, Uglm, rispetto a quello presentato il 20 novembre 2024. Per lo stabilimento di Cassinetta (Milano) è stata ritirata la decisione di dismettere due linee di montaggio e l’abbassamento dei volumi sarebbe affrontato con una modifica dell’assetto dei turni, ma gli esuberi si abbasserebbero a 350, a fronte degli originari 540. A Siena, ferma restando l’intenzione di cessare la produzione a fine anno, c’è la disponibilità a mantenere il contratto di affitto dell’area e i rapporti di lavoro in essere fino alla fine del 2027, purché ci sia una disponibilità di ammortizzatori sociali e con l’obiettivo di favorire una operazione di reindustrializzazione. Per quanto concerne le attività di staff, nel comparto R&D ci sono 198 esuberi; 98 esuberi nella parte commerciale; 19 esuberi nella divisione Medio Oriente e Africa; 63 esuberi nelle funzioni regionali. Confermata l’intenzione di investire 300 milioni di euro in un triennio, a condizione che venga varato il piano di risanamento, con gran parte dell’investimento sulla divisione cottura. Il Governo e i sindacati hanno giudicato questo aggiornamento ancora insufficiente.
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