“Riduzione del personale infermieristico, c’è sfrontatezza verso i cittadini di S.Benedetto”

Pronto soccorso san benedetto

“C’è della sfrontatezza verso i cittadini di San Benedetto nella annunciata decisione di ridurre il personale infermieristico in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Madonna del Soccorso”.  Lo sostiene il Comitato “Difendiamo la sanità pubblica”

“I motivi sono noti e segnalati da più parti con encomiabile ostinazione, ma vogliamo insistere e denunciare l’irragionevolezza di una scelta che porterebbe al collasso il servizio primario dell’emergenza del nostro ospedale mentre siamo ancora in fase pandemica a tutt’oggi nel nostro distretto si registra un numero di contagi da COVID quasi il doppio rispetto al resto della Provincia; fortunatamente, e grazie alla campagna vaccinale, i casi non sono da ricovero in terapia intensiva ma confluiscono e sono gestiti dal Pronto Soccorso, con un carico di lavoro per il personale addetto sanitario e infermieristico non più sopportabile, ormai stremato e demoralizzato dopo oltre due anni di emergenza sanitaria” spiega il Comitato.

“A tutt’oggi non è ancora attiva la convenzione con la cooperativa di medici per sopperire alla ormai annosa criticità di personale; di fatto da oltre sei mesi la MURG svolge funzione di appoggio per altri reparti; a tutt’oggi gran parte del personale non può usufruire di un diritto primario quale quello delle ferie; una richiesta di lavoro crescente, anche per far fronte alla carenza degli organici, che si rispecchia nell’impossibilità di godere delle ferie accumulate con conseguenze importanti sullo stress psico-fisico”

“Siamo all’inizio della stagione turistica ed è superfluo ricordare l’impatto del flusso turistico sul Pronto Soccorso, aggravato dal fatto che già nel 2021 non fu possibile attivare sul territorio costiero tutte le postazioni di Guardia Medica Turistica per mancanza di personale medico. Il silenzio dell’Amministrazione di San Benedetto del Tronto, comune capofila del nostro distretto sanitario, non è più giustificabile, rischia di diventare complice e corresponsabile della Direzione dell’AV5 e delle
scelte della Giunta regionale” conclude il Comitato.

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