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Riaperta al pubblico la Chiesa di S. Pietro Martire
A seguito degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e seguenti, la Chiesa di S. Pietro Martire ha subìto una serie di danni che ha reso necessario intervenire sulla struttura. I segni lesivi più importanti che il manufatto presentava sono diffusi soprattutto negli elementi orizzontali della chiesa, con lesioni nelle volte dell’aula, danneggiamenti in copertura, oltre a distacco delle volte dalle murature perimetrali. Si notava inoltre un distaccamento delle massicce strutture degli altari laterali dalle murature d’ambito. Domenica scorsa la chiesa è stata riaperta al culto, mentre in questi anni le celebrazioni si sono tenute nella chies di S. Agostino
INTERVENTI SVOLTI: Smontaggio di una ampia porzione perimetrale del tetto, lungo le navate laterali e centrale, sulla parte sommitale della facciata e sul perimetro delle tre absidi.Realizzazione di un cordolo sommitale in acciaio lungo i perimetri descritti, aspirazione con svuotamento delle volte e consolidamento mediante applicazione di rinforzo con fibre di Carbonio. Altare in marmo del 1720-24 opera di Giuseppe e Lazzaro Giosafatti,
Riancoraggio alla struttura muraria, consolidamento dei marmi distaccati e fissaggio di porzioni delle sculture danneggiate dal sisma 2016.
“Questo è uno dei luoghi di culto principali della città. Stiamo cercando di sviluppare tutta la ricostruzione degli edifici privati. Ascoli adesso è anche la città delle cento gru. Dobbiamo continuare a fare presto e bene la ricostruzione dei luoghi più devastati” ha detto il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli
“Quando sono entrato in questa parrocchia, abbiamo celebrato nella Chiesa di S. Agostino. I fedeli sono legati a questa chiesa. Sento la responsabilità di dover custodire e valorizzare le chiese che fanno parte di questa parrocchia” ha detto il parroco Don Daniele De Angelis.
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