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Revoca Superbonus, Fede (M5s): “Altro che filiera e lavoro, questo è il più grande tradimento verso i marchigiani”
“Ieri il Governo ha calato una scure definitiva sul Superbonus. Erano rimaste alcune fattispecie, fra cui il cratere sisma e le onlus. Ma Giorgetti ha assunto la più scriteriata delle sue decisioni, tradendo tutto il centro Italia”.
Così in una nota l’on. Giorgio Fede in merito al definitivo taglio de Superbonus.
“Le bugie di Meloni sono state tante, una tra queste era la tutela del Superbonus, salvo poi revocarlo per tutti, appena eletta, ad eccezione di onlus e cratere sisma. Ora, con totale spregio per gli italiani, tradisce anche su questo: eliminando ogni tipo di cessione del credito e sconto in fattura colpiscono bonus fiscali che c’erano già prima del covid. Oltre che sopprimere la possibilità delle onlus di beneficiare della circolazione dei crediti al 70%. Secondo Giorgetti il conto sarebbe stato troppo salato per le casse dello Stato. Per noi invece Giorgetti ha, a questo punto, un problema con la comprensione dei testi scritti visto che tutti gli studi sul Superbonus condotti finora escludono debiti e buchi di bilancio, ma anzi, parlano di entrate triplicate rispetto alle spese sostenute per il Superbonus. Secondo ISTAT il debito è calato di 17 punti negli anni in cui questa misura è stata in vigore; il PIL è cresciuto del 12% e i posti di lavoro attivati sono stati un milione. Quindi ci chiediamo quale sia il vero motivo di questo taglio. Il Superbonus è stata una misura del popolo, una misura per tutti, che ha consentito a tutti gli italiani, indistintamente, di poter migliorare la propria condizione abitativa, di renderla più efficiente, meno costosa, più sicura e meno inquinante, di porre l’Italia favorita ai nastri di partenza nella corsa al raggiungimento degli obiettivi richiesti dalla Direttiva Case Green. Il Superbonus ha fatto girare l’economia delle piccole imprese italiane, degli artigiani e dei professionisti. Non quella delle banche o delle lobby di potere care a questo governo. Forse proprio questa è stata la più grande ‘pecca’ di questa misura”.
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