Referendum, in Riviera nasce il coordinamento per il “no”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Referendum sul taglio dei parlamentari. In Riviera nasce il coordinamento per il “no”: «La riforma? Un furto di democrazia».
«Il coordinamento Piceno per il NO al Referendum Costituzionale del 20/21 settembre esprime massima preoccupazione per la drastica riduzione della rappresentanza che coinvolgerebbe in particolare la Regione Marche – scrivono i coordinatori – territorio già ampiamente marginalizzato e che finirebbe per diventare totalmente ininfluente.
Non occorre qui ricordare nel dettaglio quali siano le emergenze che hanno toccato la nostra regione, dal terremoto ai disastri idrogeologici, dalle crisi aziendali a quelle ambientali, e che in gran parte aspettano ancora di essere risolte con un efficace intervento dello stato. Di certo una drastica riduzione della rappresentanza in parlamento a vantaggio di territori più popolosi non aiuterà in alcun modo i cittadini Marchigiani a veder tutelate le loro istanze nelle opportune sedi.
Per queste e molte altre ragioni il Coordinamento per il NO avvierà nei prossimi giorni una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione sul furto di democrazia che questa riforma ha deciso di perpetrare, e chiede a tutti i candidati alle prossime elezioni Regionali, nonché ai massimi esponenti delle istituzioni locali, di prendere una chiara posizione in merito. In settimane nelle quali tutti gli esponenti politici dichiarano di voler “difendere i marchigiani” ci aspettiamo un gesto di coerenza da parte di candidati Presidente, candidati Consigliere e amministratori in carica, e che invece non obbediscano subalterni ai diktat dei loro partiti di appartenenza che, per mere ragioni opportunistiche, hanno votato in parlamento una riforma dannosa soprattutto per noi marchigiani».
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