SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il candidato alle regionali 2020 Edward Rino Alfonsi affida alla stampa le sue riflessioni sul referendum e sul perché votare no.
“Quali sono i valori che la Repubblica italiana ritiene importanti? Quali sono i valori che il popolo italiano ritiene fondamentali? La costituzione nei primi articoli e in forma più espressiva nei successivi esplicita con chiarezza i valori fondanti del senso dello Stato. Adesso è importante capire come la Costituzione rappresenti ancora il senso valoriale del popolo italiano e come questi momenti di turbolenza etica del popolo italiano siano transitori o possano essere un momento propulsivo e innovatore della società.
Da queste questioni ho iniziato a fare le mie riflessioni politiche, sociali ed economiche che mi hanno permesso di definire la mia valutazione sul referendum.
Le domande che mi sono posto sono: con il mio voto No l’articolo 1 della Costituzione è rispettato? “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, secondo me i territori meno popolosi e i comuni a rischio di spopolamento hanno bisogno del voto No perché senza nessun politico al servizio dello comunità non riuscirebbero ad essere garantite le politiche a sostegno del lavoro.
Proseguendo con la lettura l’articolo 2 della Costituzione della Repubblica italiana, mi ha ispirato a riflettere “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”, il voto No tutela chi vuole vivere e proteggere la propria identità nel luogo dove vive e vuol far crescere i propri figli anche nei centri meno densamente popolati dove il politico è portatore delle istanze locali. Per terminare questa condivisione di riflessioni l’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale”, i cittadini delle aree urbane e quelli dei territori poco popolati avrebbero la stessa opportunità di essere ascoltati? Di avere le stesse opportunità?
Questa riforma ha necessità del mio voto NO perché le diseguaglianze tra nord e sud del paese e tra città e provincia devono essere colmante e il NO aiuterebbe a frenare questa tendenza già in atto. L’impegno per migliorare la nostra Italia deve continuare con azioni mirate a valorizzare le differenze e la pluralità di noi cittadini italiani e dei nostri territori.
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