Rapina in abitazione ai danni di un’anziana: arrestata una giovane
A San Benedetto, la Polizia ha arrestato una giovane per aver derubato una persona anziana in casa.
L’anziana, sebbene versasse in uno stato di forte agitazione psicofisico, riusciva a fornire alcune indicazioni in merito alla rapina subita riferendo che mentre si trovava sul terrazzo ubicato al terzo piano della sua abitazione, si trovava improvvisamente di fronte una donna di giovane età, la quale con violenza la trascinava nell’attiguo locale del sottotetto allestito ad uso cucina dove con violenza le sfilava dall’anulare della mano sinistra la sua fede nuziale e quella del defunto marito impedendole di usare il proprio telefono.
Gli elementi raccolti nell’immediatezza, e le descrizioni dell’autrice della rapina fornite dalla vittima, nonché dalle testimonianze dei vicini raccolte alimentavano negli agenti fondati sospetti su di una ragazza, nota alle Forze dell’Ordine trattandosi di persona tossicodipendente gravata da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. Gli agenti hanno cercato la ragazza poi rintracciata all’interno della sua abitazione ed accompagnata al Commissariato dove veniva trovata in possesso di alcuni oggetti sottratti all’insaputa della vittima all’interno della sua abitazione prima di essere rapinata.
I poliziotti, grazie ad una costante ed alacre attività info investigativa coordinata dal Pubblico Ministero della Procura di Ascoli ed all’ausilio di alcune telecamere di zona che immortalavano la giovane sospettata mentre si aggirava con fare circospetto nei pressi dell’abitazione dell’anziana alcuni minuti antecedenti la rapina, riuscivano a recuperare le due fedi nuziali sottratte all’anziana presso un locale compro oro dove l’autrice della rapina le aveva vendute per una somma di euro 280,00.
Tenuto conto dei gravi indizi di colpevolezza emersi nei confronti della giovane, vista la gravità del reato pianificato, aggravato perché commesso in un’abitazione ai danni di persona anziana, ritenuto il pericolo di reiterazione di tale fattispecie di reato predatorio, il Pubblico Ministero avanzava richiesta di misura cautelare al GIP del Tribunale di Ascoli Piceno, che ha messo nei confronti della giovane rapinatrice, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, subito eseguita.
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