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“Racconti di Zafferano”, l’ultimo appuntamento con i “Nutrimenti celesti”
OFFIDA – Il 14 aprile, alle ore 18 a Spazio Vino, ci sarà l’ultimo appuntamento con i Nutrimenti Celesti, la mini rassegna teatrale organizzata dal Comune di Offida, in collaborazione con il direttore artistico Lucilio Santoni. Dopo Sebastiano Somma e Giorgio Colangeli, sarà la volta di Maria Pilar Pérez Aspa che proporrà uno spettacolo che lascia una traccia per tutti e cinque i sensi, trasportando il pubblico in un paradiso di odori, suoni, e aneddoti che parlano di cibo e di umanità.
In “Racconti di Zafferano – ovvero il rito della sopravvivenza non si celebra da soli” sarà il cibo il vero protagonista. Il pubblico sarà accolto dai profumi che emanano il friggere l’olio e i peperoni freschi che entrano in pentola e dal suono del riso sparso a croce nella paella. Lo spettacolo conduce in una dimensione di semplicità e convivialità intorno all’alimentazione, con una scenografia composta da un bel tavolone colorato e apparecchiato per tanti commensali.
Con Racconti di Zafferano, Pilar ci fa entrare nella sua cucina e aiuta a soffermaci sui piccoli gesti, sui rumori e di come tutti i sensi insieme formino un’esperienza culturale.
Storie di cibo che non sono altro che storie all’umanità stessa. Con enorme destrezza Pilar solletica la curiosità del pubblico con aneddoti su com’è nata la cucina, quando abbiamo iniziato a usare le posate e per quale motivo brindiamo. Il tutto utilizzando un mix di spezzoni di letteratura, conoscenza scientifica e ovviamente sapienza tramandata di generazione in generazione rappresentata da un’onnipresente nonna che dall’alto vigila sul troppo rimestamento del riso. Al termine dello spettacolo la paella valenciana sarà servita a tutti i presenti.
“Mangiamo e parliamo con lo stesso organo – commenta l’attrice – Cibo e parole convivono nella nostra bocca e si nutrono a vicenda. Per questo l’atto di mangiare rappresenta uno degli aspetti più evidentemente culturali nell’uomo.
Ho raccolto pagine memorabili di Cervantes, Proust, Vicent, Montanari, Scarpellini, Montalbàn, Fernando de Rojas, pagine che parlano di cibo, di fame, di nutrimento, di ritualità… le ho messe assieme a tante ricette e le ho sparpagliate sulla tavola da pranzo. Così è nata questa letteratura ai fornelli, una sorta di fumetto a parole sulla storia dell’alimentazione: due pentole, un tavolo lungo, dei commensali, testi e riflessioni sull’atto di mangiare. Si cucina, si racconta, si mangia. Perché col cibo non si gioca ma ci si può divertire.”
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