SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quattro palazzine e un’area attrezzata. Vi mostriamo che aspetto potrebbe avere la variante la cui realizzazione nei pressi della zona Brancadoro è tuttora in esame.

La variante. La variante urbanistica D’Isidori-Nidis è stata la prima in ordine di presentazione. La modifica al piano regolatore andrebbe ad intervenire nei pressi dell’area Brancadoro. Essa prevede la realizzazione di quattro palazzine da tre piani o di tre palazzine da quattro piani ciascuna. Il rendering mostra unicamente la distribuzione dell’ingombro volumetrico. La resa architettonica, ovviamente, potrebbe essere diversa.

La valutazione tecnica. Presentando una variante urbanistica, un privato chiede al comune di costruire in deroga al piano regolatore vigente. Per legge, ciò è possibile solo in cambio di un contributo straordinario che il costruttore deve corrispondere all’ente pubblico sotto forma di denaro o beni. Inizialmente, D’Isidori aveva proposto 1,1 milioni di euro di contributo. Lo scorso maggio, però, l’Agenzia delle Entrate giudicava troppo basso tale contributo, e lo innalzava a circa 1,9 milioni.

I prossimi passi. Perché la variante venga definitivamente approvata, occorre superare un percorso tecnico ad hoc. Dopo la valutazione delle Entrate, tocca alla provincia giudicare la validità della proposta. Poi alcuni passaggi di giunta e infine la delibera viene portata in consiglio comunale per il voto finale. In ogni caso, data l’emergenza sanitaria, uno slittare delle tempistiche è pressoché certo.