Quattro donne contro il gioco d’azzardo e le dipendenze patologiche
ASCOLI – Il gioco d’azzardo on line, grazie anche alle restrizioni e al confinamento casalingo imposti dalle norme sul covid, ha superato per la prima volta il gioco fisico. Le difficoltà economiche e sociali del momento, insieme ai disagi personali e a quelli vissuti in famiglia, hanno fatto crescere le persone che credono di poter risolvere i propri problemi scommettendo denaro nei modi più diversi ed a volta anche pericolosi.
Ed è chiaro che le possibilità offerte dalle molte piattaforme online attive nel settore dei giochi – da quelli tradizionali come il poker a quelli più moderni e fantasiosi – hanno peggiorato un quadro che già era allarmante, prima della crisi sanitaria.
Un trend preoccupante che riguarda anche il territorio piceno, colpito da più emergenze negli ultimi anni : da quella industriale al terremoto, fino al sisma.
Per cercare di affrontare questo disagio crescente e far uscire dal tunnel del gioco d’azzardo- che può determinare conseguenze anche drammatiche per singoli e famiglie, l’associazione di promozione sociale Favonius composta da 4 professioniste, tutte donne organizza regolarmente incontri sia per i giocatori che per i nuclei familiari coinvolti.
“ Il fenomeno non solo è in espansione – spiega Martina Corsini, psicoterapeuta – ma sta conoscendo anche un allargamento della platea di giocatori, molti giovani, casalinghe e disoccupati. Sono in maggioranza uomini, di età media intorno ai 35-40 anni, appartenenti a vari ceti sociali. Solitamente chi ci contatta è un famigliare o il giocatore spinto dalla famiglia – aggiunge la professionista di Favonius- spesso ricorrono a questa opportunità molto tardi, rispetto all’inizio del manifestarsi della patologia. Il nostro percorso prevede prima dell’inserimento in gruppo dei colloqui individuali sia con il giocatore sia con i famigliari.
L’associazione, di cui fanno parte anche da Mirka Di Pietro, Irene Ciabattoni e Valentina Pennesi, ha sede legale a San Benedetto ma opera presso la struttura della Croce Rossa di via Folicara, a Castel di Lama.
Aderisce al Conagga (Coordinamento nazionale dei gruppi per giocatori d’azzardo) e a livello locale all’Assemblea del Dipartimento dipendenze per giocatori d’azzardo della provincia di Ascoli. Per questo le professioniste di Favonius collaborano con enti e organismi del settore, ed hanno sviluppato anche progetti di sensibilizzazione verso i rischi del gioco, della pornografia online, del cyber bullismo nelle scuole del Piceno, in particolare le Medie inferiori. E ciò grazie anche al sostegno del Bim Tronto, tra il 2016 e il 2018.
Di conseguenza le quattro specialiste dell’associazione hanno sviluppato un’ ampia esperienza che permette loro di supportare al meglio le persone in maggiore difficoltà.
Inizialmente c’è scarsa consapevolezza del problema si guarda per lo più al danno economico. – sottolinea Martina Corsini- I giocatori pensano di aver toccato il fondo dopo “aver confessato” il danno o essere stati scoperti e sono pronti a promettere che faranno di tutto per superare la problematica, ma il più delle volte è una illusione iniziale. Il nostro lavoro consiste nell’aiutare le persone a “scoperchiare” quell’illusione ad andare oltre il sintomo dell’azzardo, comprendere cosa c’è a monte del loro modo compulsivo e rischio di continuare a scommettere somme di denaro. Il percorso si rivolge tanto al giocatore quanto al suo nucleo famigliare, per noi il coinvolgimento dei famigliari è molto importante. La famiglia è chiamata ad implicarsi personalmente nel lavoro che si fa insieme.”
Insomma un lavoro impegnativo ed ampio raggio, che le esperte di Favonius svolgono in maniera competente ed efficace in incontri settimanali. A beneficio non solo degli uomini e delle donne che soffrono di questa dipendenza, ma anche, indirettamente del benessere di tutta la comunità. Per informazioni : tel- 3474463820- 3491054933
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