Protocollo d’intesa tra sei Comuni per un progetto europeo da 6 milioni di euro

ASCOLI – Il Comune di Ascoli  ha sottoscritto un protocollo d’intesa insieme ai comuni di Castel di Lama, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano e Spinetoli per rispondere alla 5^ Call del bando europeo “Urban Innovative Actions” (UIA), un’iniziativa dell’Unione Europea che fornisce alle aree urbane di tutta Europa risorse per testare soluzioni nuove e non provate per affrontare le sfide urbane sulla base dell’articolo 8 del FESR.

Urban Innovative Actions aveva scelto quattro pilastri sui quali progettare: Qualità dell’aria, Economia circolare, Cultura e patrimonio culturale e Cambiamento demografico.

Le autorità urbane potevano scegliere solo uno dei quattro pilastri, ma comunque nell’ambito del progetto da presentare potevano fare riferimento agli altri tre. Ascoli ha puntato sul Cambiamento demografico. Il tema è quello di recuperare residenti sia per il capoluogo che dagli oltre 50 mila abitanti oggi è sceso a 48 mila. E i Comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa hanno problematiche simili.

Urban Innovative Actions permette di chiedere un contributo massimo di 5 milioni di euro come cofinanziamento dell’80% della somma prevista per la realizzazione del progetto. Il comune di Ascoli  e i suoi partner Bim Tronto, UniCam e Hub21, cofinanzieranno con il restante 20% il progetto complessivo da 6 milioni di euro. Il Comune è partito dal concetto di Smart City e ha posto come valore l’ex Convento di San Domenico conferendo l’immobile come valore di cofinanziamento.

Così hanno fatto gli altri partner: Il Bim Tronto nel potenziare azioni turistiche tramite il patrimonio culturale per attrarre turisti che siano invogliati a diventare residenti in questi territori, l’UniCam per la progettualità, Hub21 nel formulare proposte di servizi innovativi per aumentare l’attrazione di nuovi residenti nei Comuni dell’intesa.

Si  vuole combattere il decremento demografico  con l ’housing sociale coniugato all’hub sociale: abitazioni con massimo risparmio energetico, ma con affitti calmierati per premettere a giovani coppie che non possono affrontare gli affitti di mercato di tornare a vivere nel centro storico.

Ma si è pensato che una semplice abitazione anche se di massima qualità non fosse da sola l’attrazione per vincere la fuga da questi territori. In questa prima fase, Ascoli permetterà senza alcun costo di potere fare direttamente da casa i certificati che  di norma si fanno presso l’ufficio anagrafe.
All’interno dell’ex Convento di San Domenico è previsto anche un ambulatorio gestito da medici in pensione, un laboratorio nel riuso di materiale informatico e tecnologico e una scuola per la realizzazione di Gioielli del Popolo dei Piceni. Nell’ambito del progetto prevista anche la digitalizzazione della biblioteca comunale presso il Polo di Sant’Agostino. Queste attività saranno tutte fonte di nuova occupazione. Prevista la creazione di un nuovo brand moda nel tessile recuperando abiti dismessi, rendendoli fonte di sostenibilità con l’utilizzo di commercianti del settore che sono stati colpiti dalla crisi del tessile.
In una prima fase previsti circa 10 appartamenti di diverse superfici e almeno 6 locali per attività. Sarà ristrutturato un primo corpo di fabbrica per la partenza del progetto. Ma una volta che il progetto fosse approvato sono già state individuate forme d’investimento per ristrutturare l’intero edificio storico creando altre abitazioni.
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