“Propaganda Live”, Zoro nel Piceno: un viaggio dalla Riviera al cratere


ROMA – Diego Bianchi, alias Zoro, è tornato nel Piceno. Ieri sera, infatti, è andato in onda uno speciale post elezioni nella nostra terra. Un servizio che ha toccato i pescatori della Riviera fino agli abitanti delle SAE a Borgo ed a Spelonga.

Il servizio tv è partito col racconto di chi ha fatto il pescatore per oltre trent’anni. Un lungo escursus, fatto di cambiamenti e di sacrifici. Un settore che ha visto la crescita di lavoratori extracomunitari che, con merito e spirito di sacrificio, sono diventati rilevanti nelle imbarcazioni che salpano dal porto di San Benedetto del Tronto. Un’analisi che tiene conto di mutamenti e divisioni interne. Queste hanno contribuito a render fragile questa classe di contribuenti. Prima di congedarsi dalla Riviera, il conduttore romano è passato a trovare Don Pino Pirri. Con lui ha fatto una chiacchierata tra i nuovi protocolli per il contagio, toccando anche con lui il risultato elettorale.

Zoro da lì si è spostato nel cratere, tornando, di fatto, ad Arquata. Qui ha incontrato Italo Paolini, medico di base e riferimento per il territorio, nonché parte attiva del comitato “Arquata Futura”. Con Paolini ha avuto modo di sviscerare le criticità che hanno portato a questo storico risultato elettorale. Il medico non si è sottratto al conforto, indicando la sanità – rea di esser stata eccessivamente appesantita dalla burocrazia – e la mancata ricostruzione come i fattori che hanno la differenza per Acquaroli.

Lo spaccato della profonda differenza tra il percepito ed il reale ce lo ha mostrato Elisabetta: una casetta che combatte con la muffa che cresce rigogliosa dai suoi “battiscopa”.

Il conduttore di “Propaganda Live” ha poi incontrato Elisa, una giovane e fresca maggiorenne andata a votare per la prima volta. La studente, seppur ideologicamente di sinistra, ha scelto di annullare la scheda per le regionali, non rintracciando una figura che potesse incarnare il suo credo, ma ha scelto di votare per la scheda azzurra del Referendum. Affascinato ed incuriosito dalla sua routine – quella di una “storia di provincia” -, Bianchi ha chiesto ad Elisa di filmarsi per raccontare la sua giornata tipo. La sveglia che suona alle 05.30, il prepararsi, il truccarsi e la “corsa” al bus per arrivare al “Licini” nel Capoluogo. La giovane non ha mancato di narrare il proprio sogno e la propria speranza: poter vivere in questa terra che ama. Tutto le dice che il suo futuro non sarà lì, ma il suo cuore spera in altro.

Non poteva mancare il saluto a Vittorio Camacci, volto noto di “Arquata Potest”. I due si erano già incontrati in altre occasioni pregresse, come il filmato che inviò sotto lock down, ovvero quando doveva alzarsi presto (nonostante la copiosa neve) per andare a lavorare in un’azienda ascolana metalmeccanica. Lui è stato uno dei tanti profili necessari (sotto serrata) per il Paese.

Con Camacci si è parlato ancora di politica, di come vi sia stata una candidata terremotata – Maria Luisa Fiori, a sostegno dell’attuale Governatore – che si sia spesa per la comunità, andando di casa in casa. Lo stesso “sherpa” nostrano ha enunciato come la sua casa sia ancora ferma al palo. Il tecnico che dovrebbe curare la sua pratica, oberato di lavoro, non è ancora riuscito a presentare il progetto di recupero della struttura. Il lavoratore metalmeccanico ha denunciato come negli ultimi anni si sia sempre di più vista una politica volta allo spopolamento del cratere. Tutto ciò contrasta col proprio sentire, ovverosia quello di restare e combattere per le proprie radici. Questo lo pone come uno dei più grandi tradimenti della sinistra – ideologia nelle sue corde – marchigiana , «non a caso hanno perso in una zona, l’arquatano, che era storicamente rossa».

Bianchi ha chiuso l’approfondimento con un’intervista ad Annita, madre ultraottantenne di Vittorio Camacci. Un viaggio fatto di nostalgia per l’Italia del boom economico e della “balena bianca”. Una visione che strizza l’occhio a personaggi del calibro del «nostro Forlani», ma anche all’attuale Premier.

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