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Primo giorno di scuola in Riviera, Piunti: “È andato tutto bene”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 14 settembre ha inesorabilmente segnato il ritorno a scuola di tutti gli studenti degli istituti dell’infanzia, della materna e della secondaria di primo e secondo grado in Riviera. Le scuole fino al primo grado della secondaria ricadono sotto l’ambito di competenza del comune rivierasco, e il sindaco Pasqualino Piunti fa un primo bilancio. La situazione caotica e allarmante dovuta alle misure di contenimento del contagio da Covid-19 “è stata gestita al meglio” spiega il primo cittadino.
Come è andato il primo giorno?
Bene, ho fatto un giro a salutare i cucciolotti che varcano per la prima volta il cancello, che muovono i primi passi verso la vita, e ho parlato con i genitori. Erano tutti tranquilli con qualche preoccupazione, più che comprensibile.
Ci sono state particolari criticità con i trasporti? Si sono registrati assembramenti davanti agli Istituti, come è avvenuto ad Ascoli?
Sono soddisfatto per come è stata gestita la situazione: ci abbiamo lavorato tanto, avevamo previsto tutti gli scenari possibili. E non ci sono stati assembramenti. Un ringraziamento va a tutti i dirigenti scolastici e gli insegnanti. E sono particolarmente orgoglioso del settore dell’edilizia scolastica. Il nostro plauso va anche ai settori lavori pubblici e scuola. Sono stati determinanti a questo fine l’arch. Annalisa Sinatra, i tecnici Marco Cicchi e Luigi Montini, la Dirigente Catia Talamonti e la Dottoressa Annamaria Rinaldi, che con il loro lavoro incessante hanno reso tutto questo possibile. Tutto è andato secondo quanto avevamo previsto: orari e tempistica perfetta anche per le tre nuove navette che abbiamo istituito.
Le scuole che avevano il tempo prolungato sono riuscite a mantenerlo? Ci sono turnazioni?
I rientri e i tempi prolungati non hanno subito alcuna variazione: sono quelli dell’anno scorso. C’è stato solo quale slittamento concordato con i dirigenti. Quindi non ci saranno turnazioni.
Le mense con il lunch box hanno funzionato?
Abbiamo speso 190.000 euro solo per il primo quadrimestre per fornire agli studenti queste soluzioni per consumare il pasto in sicurezza, con postazioni che sono ermetiche e personali. Si hanno funzionato bene.
Come si procederà se un alunno o un professore risultano positivi?
Speriamo che non accada mai. Ma, eventualmente, di questo si occuperà l’Asur.
Quale riflessione emerge da quello che, seppur molto contestato, è un traguardo importante?
Sono ancora dell’idea che il rientro si poteva posticipare. Gli studenti andranno scuola fino a venerdì e poi ci sarà il voto delle regionali e del referendum. E quando torneranno bisognerà spendere il doppio per rimettere le aule in ordine. Tutto questo per cinque giorni. Non vedo una ratio.
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