Presentati i risultati del progetto “LIFE 2”, un approccio per garantire l’inclusione lavorativa
CASTEL DI LAMA – Presentato il report del progetto L.I.F.E.2: Lavoro, Integrazione, Futuro, Economia, realizzato dalla Cooperativa Ama Aquilone, insieme alla Fondazione Prosolidar Onlus, per favorire l’inclusione socio-lavorativa dei destinatari, principalmente persone in fase di conclusione del programma terapeutico e quelle indicate dai Servizi per le tossicodipendenze locali. Basato sull’esperienza di L.I.F.E., il progetto è stato, dati alla mano, una buona risposta al percorso di riqualificazione delle competenze di persone in cerca di occupazione e a rischio di esclusione sociale. Buona risposta valutata non solo dalla sempre crescente richiesta di partecipazione ai laboratori, ma anche dalla risposta del mondo del lavoro locale.
Colloqui di orientamento e bilanci di competenze, accompagnamento nella ricerca attiva del lavoro, stipulazione di accordi con aziende, progettazione, incontri con gli stakeholder del territorio di riferimento, oltre ai numerosi laboratori realizzati in collaborazione con le aziende e caratterizzati dal taglio puramente pratico. Il L.I.F.E.2, grazie ai suoi laboratori, ha sostenuto il tessuto sociale della provincia ascolana, consentendo una professionalizzazione importante dei beneficiari in primo luogo, ma anche un arricchimento in termini di conoscenza e capacità delle Aziende partner. Il percorso, della durata di tre anni, ha permesso alla Cooperativa di avviare complessivamente 29 Laboratori professionalizzanti di cui 5 permanenti.
Dall’inizio di questa seconda edizione del progetto nel febbraio 2015 a settembre Ama Aquilone ha seguito, ai fini dell’inserimento lavorativo, 627 persone di cui 387 uomini e 240 donne. Di queste 627 persone: 326 hanno partecipato ai laboratori professionalizzanti (190 uomini e 136 donne), 297 hanno effettuato un percorso di orientamento (di almeno 3 incontri) ed un bilancio di competenze (186 uomini e 11 donne). Sono stati attivati 232 percorsi di pre-inserimento lavorativo e di questi 15 sono diventati contratti di lavoro stabili. Altri sono ancora in carico ai servizi per le dipendenze patologiche o alle comunità.
“Progetti come il L.I.F.E. sono di vitale importanza perché danno la possibilità a molte persone di realizzarsi professionalmente, tra l’altro in un territorio molto difficile dal punto di vista occupazionale e per di più colpito nell’ultimo anno da eventi naturali che ne hanno acutizzato lo stato di crisi”. Ha commentato così i dati Paula Beatriz Amadio della Cooperativa Ama Aquilone e Responsabile del progetto L.I.F.E.2. “L’acronimo L.I.F.E. contiene una parola a noi particolarmente cara, soprattutto in questo preciso momento storico: Integrazione. Per noi che pratichiamo l’accoglienza quotidianamente, l’aspetto integrativo è fondamentale. L’accoglienza non deve essere pietistica, ma inclusiva e soprattutto profondamente responsabilizzante. E tutto questo noi lo facciamo anche attraverso progetti come il LIFE che impegna e forma le persone attraverso corsi e laboratori.In una società che va verso la disgregazione Ama Aquilone parla sempre con più forza di integrazione.” dice Francesco Cicchi, Fondatore e presidente di Ama Aquilone.