Premici attacca il Pd: ” Banchetto di raccolta firme durante S.Emidio, un’occasione di stonata e inopportuna propaganda politica”

Si riportano le dichiarazioni del Consigliere comunale di Ascoli Piceno Emidio Premici, Capogruppo di ‘Noi Ascoli’.

“Anche in questo 5 agosto la città di Ascoli ha vissuto una delle ricorrenze più attese dell’anno con gli eventi di chiusura dei sentiti festeggiamenti per il suo Patrono, S. Emidio. Le solennità religiose, i numerosi appuntamenti civili, la tanta gente accorsa e il bel tempo ci hanno regalato, insieme all’ottimo lavoro del Comitato organizzatore, una gioiosa giornata di tradizione e devozione al nostro Protettore. Eppure c’è chi ha fatto di questo evento, ‘sacro’ per le ascolane e gli ascolani (anche non credenti), un’occasione di stonata e inopportuna propaganda politica, piazzando un banchetto di raccolta firme proprio a piazza Arringo, nel fulcro della festa, tra palloncini colorati e piante di basilico. Il Partito Democratico di Ascoli ha, infatti, uno strano modo di ‘onorare’ S.Emidio: negli stessi minuti, da una parte i suoi principali esponenti locali, a partire dalla Consigliere regionale, si vantavano sui social di rispettare le ‘tradizioni’ e il Patrono, con tanto di foto sul sagrato della Cattedrale. Dall’altra, a pochi metri di distanza, i suoi volontari approfittavano della folla e della famiglie accorse per omaggiare il 2 nostro Patrono per strappare qualche consenso e vendere i propri slogan con bandiere al seguito. D’altronde, è comprensibile che nel tentativo di accalappiare qualche firma in più se ne provano davvero tutte, ma nulla, nemmeno un consenso sempre più calante (si chiedano il perché…) può giustificare una mancanza di rispetto verso ciò che rappresenta Sant’Emidio per la città. Una condotta irriverente, che specula su una festività religiosa, della sua folla di devoti e di famiglie in festa, dimostrata anche dall’essersi rifiutati di spostarsi di pochi metri su espressa richiesta dello stesso Comitato dei Festeggiamenti, per mezzo del suo Presidente”

“Certo, il banchetto era autorizzato, ci mancherebbe. Ma è proprio lì che si vede lo stile e l’etica di chi fa politica per la gente e di chi la attua solo ed esclusivamente per obbedire al partito, mettendo l’interesse di bandiera davanti al rispetto del bene comune, qual è la festa del nostro Santo Patrono. Una mancanza di rispetto senza appello, attuata anche dalla Provincia di Ascoli, guidata (guarda caso) da una maggioranza assoluta di sinistra, la quale, in occasione del passaggio della banda dinanzi Palazzo San Filippo non ha partecipato ai festeggiamenti con nessun esponente istituzionale, nemmeno con un semplice delegato con fascia azzurra al collo. Un triste e scortese disinteresse nei confronti, non solo della festività cittadina più importante del suo capoluogo di provincia, ma anche e soprattutto verso le numerose autorità religiose presenti, in primis il Vescovo, guida della Diocesi. Una stonatura accentuata dalla puntuale presenza del Sindaco di Ascoli Fioravanti e della sua fascia tricolore, a dimostrazione di due modi diversi di saper onorare i rapporti istituzionali di un territorio. Insomma, non è bastata per questa amministrazione provinciale l’aver portato l’ente al dissesto finanziario, che è seguito alla stucchevole telenovela delle dimissioni del suo Presidente della scorsa primavera, o l’aver abbandonato i suoi funzionari nella disastrata gestione della manutenzione del territorio. Ora all’elenco si aggiunge anche l’aver svilito l’immagine istituzionale di un Ente resosi completamente assente e irrispettoso verso la cittadinanza e la Diocesi. Caro PD, non è cosi che si fa Politica. Come si dice in questi casi: “Gioca con i fanti, ma lascia stare i santi”

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