Porto d’Ascoli, una storia che emoziona. Sold out per la presentazione del libro di Loggi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tutto esaurito, nel pomeriggio di domenica 8 ottobre, all’Osteria Caserma Guelfa per la presentazione del libro di Saturnino Loggi “Monteprandone-Porto d’Ascoli: storia di un territorio”. Un successo, dunque, l’iniziativa promossa dai comitati dei quartieri di Porto d’Ascoli (Agraria, Fosso dei Galli, Mare, Sentina, Porto d’Ascoli Centro, Ragnola, Salaria), in collaborazione con l’Osteria Caserma Guelfa ed il quartiere Paese Alto, patrocinata dai Comuni di San Benedetto del Tronto e Monteprandone, sostenuta da BIM Tronto, Banca Picena Truentina, Comitato festeggiamenti San Benedetto Martire.
Tutti in silenzio ad ascoltare la millenaria storia di Porto d’Ascoli dalle parole dello stesso autore, incalzato dalla moderatrice Laura Ripani, giornalista del Corriere Adriatico, e dalle domande del pubblico. Sono intervenuti Michela Galieni per i quartieri, lo storico Giuseppe Merlini, il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci, l’assessore di San Benedetto Annalisa Ruggieri, il consigliere della Regione Marche Fabio Urbinati.
Porto d’Ascoli fino al 1935 era una frazione di Monteprandone, proprio in quell’anno passò sotto San Benedetto. Fino al 1961 è stata una frazione di San Benedetto, ma con il censimento di quell’anno cessò di essere frazione per diventare un tutt’uno con San Benedetto. Nel 1963 alcuni cittadini avviarono il referendum per fare Comune a sé, ma fu dichiarato inammissibile perché Porto d’Ascoli non era più una frazione. Questa e tante altre vicende di indubbio interesse sono descritte nel volume che Loggi ha redatto a seguito di una meticolosa ricerca in vari archivi. Il libro è stato regalato a quanti sono intervenuti alla presentazione, che si è conclusa con un delizioso buffet nell’Osteria Caserma Guelfa.