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Polizze catastrofali, nuovi oneri a carico delle imprese, la CNA di Ascoli Piceno: «Servono più tempo e agevolazioni per le aziende in difficoltà»
A quattordici mesi dall’approvazione della legge di bilancio del 2024 che introduce l’obbligo di stipulare polizze assicurative contro i rischi da catastrofi e calamità naturali è stato emanato il regolamento attuativo, che tuttavia non risolve i tanti dubbi sollevati dal testo legislativo.
Come confermato dall’associazione anche a livello nazionale, la CNA di Ascoli Piceno sottolinea come in fase di redazione del regolamento sia mancato un confronto con le rappresentanze delle imprese. Ad oggi, inoltre, il regolamento non contiene elementi che facilitino, se non disciplinino, il rapporto tra imprese e assicurazioni, senza dare attuazione ai principi di mutualità necessari nel momento in cui si varano provvedimenti che prevedono obblighi di così vasta portata.
Ancora, non potrà essere disponibile il portale dell’Ivass, introdotto dal legislatore nella legge annuale della concorrenza, per confrontare le offerte e consentire di conseguenza alle imprese di sottoscrivere polizze efficaci consapevolmente. Non ultimo, per via del mancato rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento, 30 giorni rappresentano un arco temporale fin troppo ristretto per stipulare ben 4 milioni di polizze, tante quante sono le imprese coinvolte nell’operazione.
Se l’1 aprile una catastrofe coinvolgesse imprese che non sono state in grado di stipulare la polizza, non è chiaro cosa potrebbe accadere, e i precedenti in tema di intervento pubblico non lasciano ben sperare.
Dal punto di vista della CNA di Ascoli Piceno, per un sistema produttivo già messo a dura prova da eventi calamitosi e crisi economiche, questo adempimento rappresenta l’ennesima criticità di cui le aziende sono costrette a farsi carico. A fronte di condizioni economiche che, in molti casi, non sono ancora state ripristinate, l’obbligo di stipulare polizze assicurative impone agli imprenditori di sostenere un onere aggiuntivo senza alcuna forma di supporto iniziale.
«La soluzione non può in alcun modo essere rappresentata un ulteriore aggravio per le imprese – afferma Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno e componente di un tavolo nazionale CNA sui danni catastrofali –
È bene tutelare chi fa impresa da rischi che, anno dopo anno, diventano purtroppo sempre più concreti, ma è altrettanto doveroso introdurre un sistema di agevolazioni che, nel caso di aziende che già vivono una condizione di difficoltà per via di eventi calamitosi, abbattano i costi delle polizze per tutto il tempo necessario affinché i volumi di affari e le condizioni di competitività precedenti alla catastrofe possano essere ripristinati».
«Le imprese sono già costrette a districarsi tra i numerosi adempimenti burocratici che gravano sulla loro attività quotidiana – dichiara Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli Piceno – Introdurre un nuovo obbligo, senza un confronto preventivo con chi rappresenta il mondo produttivo, significa aggravare ulteriormente una situazione già complessa. Se davvero si vuole tutelare chi fa impresa, la strada giusta non è quella che impone nuovi oneri, ma che consente di semplificare e accompagnare le aziende con misure concrete di sostegno e agevolazione».
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