Pluriclasse, Arquata Futura scrive al Ministro Bianchi

Da Arquata del Tronto nuovo appello al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per una risoluzione del “problema della pluriclasse nella scuola media di Arquata del Tronto, che ha trovato finora solo una parziale soluzione, limitata al 31 dicembre prossimo”.

A scrivere al ministro è l’Associazione Arquata Futura.

I residenti del comprensorio sperano di “avere maggiori possibilità di non vedere ulteriormente spopolato il territorio e rimanere senza futuro”. “Per il periodo che va dal gennaio 2022 alla fine dell’anno scolastico – spiegano – continuiamo invece a non avere alcuna certezza e rischiamo nuovamente di trovarci classi accorpate, con tutti problemi di scadimento di qualità e penalizzazione del percorso formativo che ne conseguono”.

Sabato 30 Ottobre si è tenuta l’Assemblea dei Soci di Arquata Futura nella Sala Polivalente Don Amandi di Pretare, alla presenza di Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto, con il Commissario Straordinario Giovanni Legnini e l’assessore regionale Guido Castelli collegati in videoconferenza: è stato presentato, dagli autori Michele Zampilli e Giulia Brunori, il libro “Ricostruire Arquata”. E’ seguita la tavola rotonda di discussione, coordinata da Nicoletta Tiliacos, sul libro intitolata “A che punto siamo?”: sono intervenuti Francesco Nigro (responsabile MATE/Boeri Architetti per i Piani attuativi del Comune), Fabio Renzi (segretario generale della Fondazione Symbola), Italo Paolini (presidente Associazione Arquata Futura, (Gabriele Olini, Marina Buccuccia, Carlo Moscati, Luciano Quaglia, Corrado Longa (membri Direttivo dell’Associazione).

Proprio durante l’assemblea si è annunciato l’invio della lettera aperta al ministro. L’incertezza della situazione delle classi e la penalizzazione del percorso formativo, lamenta Arquata Futura, che nella missiva ripercorre le fasi della vicenda, è “a carico di ragazzi che già vivono una condizione difficile, e le cui famiglie, nonostante tutto, hanno scelto di puntare su un’esperienza scolastica che ha dimostrato di saper produrre ottimi risultati anche negli anni assai complicati del post sisma”

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