Piunti alla convention di Fiuggi: discorso sul terremoto ed excursus sulla politica

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ in corso a Fiuggi “L’Italia e l’Europa che vogliamo”, la convention organizzata dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, con la partecipazione dei principali esponenti politici del centrodestra. Il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti è stato ospite del meeting, accompagnato da una folta delegazione di maggioranza, tra cui gli assessori Antonella Baiocchi ed Emanuela Carboni e il presidente del Consiglio Giovanni Chiarini. Ospiti di Tajani anche il consigliere della Regione Marche Piero Celani  e il coordinatore regionale dei giovani azzurri Alessio Pagliacci. Piunti e Celani erano seduti fianco a fianco in prima fila. Segni di riavvicinamento?

Alla convention il primo cittadino rivierasco  ha parlato dell’ospitalità dei sambenedettesi ai terremotati del centro Italia e ha fatto una lezione di politica pratica. Il sindaco è stato introdotto da Marcello Fiori, che ha ricordato come Piunti si mise subito a disposizione.

“Dissi sì perché San Benedetto – l’incipit del primo cittadino della Riviera – non è solo la città dell’accoglienza turistica ma soprattutto sociale e solidale. Te lo ricordi bene tu – rivolto a Fiori –  quando il 21 agosto c’è stato l’incontro dei sindaci a San Benedetto, a un anno dal terremoto”.

Piunti e Tajani. “Io ricordo bene – ha raccontato il sindaco – quando il presidente Antonio Tajani venne durante l’inverno a San Benedetto. Mi chiese di andare  a trovare in modo molto riservato, fuori dalle telecamere, dai giornali e dalle vetrine le persone ospitate negli alberghi della mia città. La sera precedente Tajani disse che stava lavorando per portare risorse nei territori. Oggi le risorse sono arrivate. La politica ha bisogno non di buoni consigli, ma di buoni esempi: questo va sottolineato in modo chiaro. Credo che ciò rappresenta una goccia nell’oceano, ma ha dimostrato che nel suo piccolo può aiutare i territori”.

Piunti e la giunta Ceriscioli. “La Regione Marche è governata dalla sinistra: nello smaltimento delle macerie passa all’8,5%. E poi parla di ricostruzione”.

Piunti e la lezione di politica. “Io vengo da An. Quando si è trattato di scegliere tra Barabba e Gesù,  io ho scelto Gesù, ossia Silvio Berlusconi. Nel 2016 mi sono candidato a sindaco consapevole di quello che mi aspettava e ho recuperato il 25% di voti al ballottaggio. Mi sento abbastanza inserito, però non mi sento un eroe. Per vincere le elezioni i sindaci vanno ascoltati perché sono l’avamposto di tutte le richieste dei cittadini. In un momento in cui costa meno fare un weekend in una capitale europea che riempire il carrello della spesa, qualcosa va resettato. La pancia della gente è vuota e ha fame”.

Per il sindaco la ricetta per vincere le elezioni sta nel sociale e nell’unità del centrodestra.  “Dobbiamo andare nelle associazioni, nelle parrocchie che guardano  di più alla sinistra che a noi e portare la nostra proposta per il sociale. Come hanno dimostrato le amministrazioni serve l’unità del centrodestra. Queste possano essere le ricette per riprendere il governo”.

Un applauso scrosciante ha salutato la chiusura del discorso di Piunti.

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