Prendono il via i Percorsi autunnali di arte e cultura nel Borgo Storico Seghetti Panichi
Piscina, protesta silenziosa in commissione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Protesta silenziosa della minoranza nella commissione lavori pubblici sul project financing della Piscina comunale Gregori, iniziata intorno alle ore 18.10 di mercoledì 20 dicembre e coclusa alle 18,26. Una decina di minuti per dare modo all’assessore Andrea Assenti di esporre alcune delucidazioni tecniche. Si tratta di un emendamento del sindaco a tre correzioni alla delibera di giunta. Assenti ha parlato di tre errori materiali: “Uno riguarda le corsie per il nuoto libero: nella delibera ce n’è una, abbiamo modificato a due. Un altro errore riguarda il piano di fattibilità: avevamo allegato quello vecchio. Il terzo è il numero della delibera: era riportato numero 185, invece è la 183. Questa mattina abbiamo fatto la giunta per correggere gli sbagli, sabato il sindaco prsenterà l’emendamento per modificare anche la delibera nel consesso civico”. Poi è intervenuto il dissidente di Forza Italia Bruno Gabrielli, che ha annunciato ricorsi in tribunale alla delibera di Consiglio. Quindi tutti in silenzio. “Parleremo il 23 dicembre”, ha ammonito Giorgio De Vecchis. Alle 18,26 tutto finito.
Nel Consiglio comunale di sabato 23 dicembre (inizio ore 11), sarà dibattuta la presa d’atto della fattibilità del progetto di riqualificazione del centro sportivo natatorio “Gregori” attraverso lo strumento della finanza di progetto e il conseguente inserimento nell’elenco annuale 2018 del programma triennale delle opere pubbliche 2018/2020. La proposta del privato proponente, un’associazione temporanea di imprese con mandataria la ditta Beani Annibale S.r.l, prevede un investimento di circa 3,6 milioni per le riqualificazione dell’impianto attraverso la demolizione dell’attuale piscina esterna e di tutti i corpi di fabbrica attestanti sul perimetro e la sua ricostruzione ad una quota lievemente più alta del piano strada e delle altre superfici esterne dell’impianto nonché la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica in sostituzione dei precedenti destinati a spogliatoi per il tennis, attività ludico-ristorativa, commerciale e per servizi.
Al privato andrebbe la gestione trentennale dell’intero complesso, la corresponsione da parte del Comune di un corrispettivo di € 30.000,00 + IVA rivalutabile e la costituzione del diritto di superficie. L’approvazione della delibera è condizione perché il progetto possa essere oggetto di bando pubblico come previsto dal codice degli appalti.