Piscina Comunale, pioggia di ricorsi contro il project financing

comitato stop project piscina

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una pioggia di ricorsi contro il project financing della Piscina Gregori da parte del Comitato Stop Project Piscina Comunale. I no project hanno inviato un “atto di significazione e diffida” ai dirigenti e funzionari comunali che stanno seguendo la pratica. Il documento è stato inoltrato al sindaco Pasqualino Piunti, alla giunta e ai consiglieri, alla Procura di Ancona e alla Procura di Ascoli Piceno. Il Comitato, inoltre, ha annunciato un esposto alla Corte dei conti per danno erariale. E ci potrebbe stare anche un ricorso al Tar da parte della società Pool Nuoto, perché da sei mesi non riesce ad ottenere l’accesso agli atti. La “significazione e diffida” è firmata da 16 cittadini aderenti al Comitato. E’ corredata da alcune osservazioni procedurali, urbanistiche e finanziarie. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenzsa stampa nel Municipio di viale De Gasperi dalla portavoce Luciana Barlocci e dagli avvocati Luigi De Scrilli ed Ermanno Consorti. Hanno protestato per l’impossibilità di accedere al Piano economico finanziario, che è stato depositato in via ufficiosa nel Municipio e sul quale sono in corso modifiche. Il più duro è stato Consorti che ha parlato di un clima di “omertà” intorno al project.

Un passaggio delle criticità procedurali. “La proposta risulta essere irricevibile in quanto è mancante dell’accordo con una o più associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente dell’impianto natatorio. Tale requisito non può essere soddisfatto da chi come le società Sport Smile Srl unipersonale e Nuovo Mondo Acquatico Ssd non utilizzano proprio la piscina Gregori, rispetto alle altre società sportive aderenti al Comitato”.

Uno stralcio delle criticità urbanistiche. “Dall’esame della documentazione tecnica depositata dall’Ati proponente, nessuno dei parametri urbanistioci ed edilizi previsti dalla normativa adottata dal Comune sono stati rispettati. Pertanto la proposta deve essere respinta, ovvero devono promuoversi le necessarie procedure per l’adozione di varianti al Prg”.

Criticità finanziarie. “Il Piano economico finanzario predisposto dal proponente oltre a suscitare numerosi “dubbi” in ordine alla quantificazione dei costi e dei ricavi, non sembra adeguatamente verificato con riferimento alle linee guida sia del ministero dell’Economia e delle finanze sia dall’Autorità nazionale anticorruzione”.

Alla luce delle osservazioni, i firmatari significano e diffidano i dirigenti, il Rup i consiglieri, il sindaco e la giunta ad accertarsi delle conseguenze e i pregiudizi, anche contabili, per le casse comunali che dovessero manifestarsi in conseguenza dell’approvazione del project.

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