Perseguitava e minacciava la sua ex, un 47enne finisce in carcere
Gli agenti della polizia di Stato del locale Commissariato in collaborazione con i colleghi della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e della Compagnia Carabinieri di S. Benedetto hanno arrestato un pregiudicato italiano di 47 anni, destinatario di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal del Tribunale di Ascoli su richiesta della Procura della Repubblica del Capoluogo, in quanto gravemente indiziato di atti persecutori nei confronti della ex convivente.
Le accurate indagini, avviate dopo la denuncia presentata dalla donna, rivelavano condotte pericolose da parte dell’indagato che in varie circostanze attendeva la ex davanti al portone di casa pedinandola, minacciandola ed insultandola ingenerando nella stessa un permanente stato di ansia e paura. In un caso avvenuto il 1 Novembre l’indagato, in preda alla gelosia, aggrediva e percuoteva un amico della ex cagionandogli lesioni varie e proseguendo con insulti e minacce proferite brandendo un coltello.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli hanno consentito di raccogliere elementi probatori certi anche grazie all’acquisizione di dati estrapolati dal cellulare della stessa vittima, risaltando in tale contesto messaggi vocali dall’inequivocabile contenuto vessatorio e minaccioso inviati dall’indagato non incline ad accettare la fine della relazione. Le condotte sopra descritte proseguivano anche dopo l’informazione di garanzia notificata all’indagato alcuni giorni prima dell’esecuzione della misura a conferma del disinteresse dell’uomo per l’instaurazione di un procedimento penale a suo carico sintomatico della sua elevata pericolosità e insensibilità ai richiami dell’ordinamento.
Riscontrata la prosecuzione delle gravi condotte vessatorie ai danni della ex compagna, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli , un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere eseguita nel pomeriggio del 12 Novembre.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è finito al carcere di Ancona, unica disponibile nella zona, a disposizione dell’A.G. procedente davanti alla quale, in sede di interrogatorio di garanzia, potrà fornire la sua versione dei fatti.
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