Partita pazzesca al “Del Duca”, l’Ascoli batte il Brescia 4 a 3

Gara al cardiopalma che finirà negli annali del calcio: per il punteggio (è la prima volta nella sua storia professionistica che l’ Ascoli vince una gara per 4-3); per i minuti di recupero (ben 14, di cui 10 nella ripresa); per le reti segnate dopo il 90° (ben 3, di cui l’ultima al 99°); per gli interventi fin troppo chirurgici del VAR,  Proprio da questo frangente (65° minuto), con il pareggio su penalty dei lombardi (2-2, Aye) e l’espulsione per doppio giallo di Simic , la gara intraprende un percorso avventuroso e palpitante, con il Brescia, in superiorità numerica, che fallisce in un paio di occasioni il vantaggio (miracolosa la parata al 67° di Leali su colpo di testa ravvicinato di Aye), ottenendolo all’80° con il subentrato Bianchi: ma l’onnipresente VAR “suggerisce” al frastornato arbitro teramano Paterna di convertire una trattenuta da lui fischiata (che non c’era) in un fuorigioco centimetrico del bresciano di Bisoli. Qualche minuto dopo, scampato il pericolo, Breda azzecca il doppio cambio, inserendo Gondo e Marsura al posto di Forte e Mendes, dando così l’impressione che non intende difendere il 2-2, ma cercare il colpaccio, seppur con un uomo in meno.

Scelta coraggiosa che porterà il tesoretto di ben due reti: al 91° con Caligara su rigore (inspiegabile la mancata ammonizione del bresciano Mangraviti, autore del fallo di mano in elevazione rilevato dal VAR, visto che nel rigore assegnato al Brescia per identici motivi, Simic veniva espulso per doppio giallo); e al 95° con Marsura, bravo a folgorare Andrenacci su preciso assist di Collocolo, in una velenosa azione di contropiede, con il Brescia all’arrembaggio. Il 4-2 realizzato al 95° metteva la vittoria dell’Ascoli in cassaforte, anche se il sempre più frastornato arbitro Paterna decideva – senza notificarlo a nessuno – di prorogare di ulteriori 4 minuti l’iniziale recupero di 6, consentendo, così, ai lombardi di ottenere la terza rete, seppur ininfluente, al 99° con Bisoli. Le rondinelle (5 pareggi e 12 sconfitte nelle ultime 17 gare, ovvero dal 4° all’ultimo posto in classifica) erano passate in vantaggio al 19° con il polacco Listkowski, grazie ad un gentile regalo pre-pasquale concesso a centrocampo dai bianconeri, ma al 42° Mendes raccoglieva un assist insidioso di Forte e fulminava da due passi Andrenacci. Ad inizio ripresa (47°) lo stesso Forte portava in vantaggio i bianconeri con un delizioso tiro a rientrare dai 18 metri, dopodiché, dal 64°, con il rigore omaggiato ai lombardi, inizierà un’altra gara.

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Botteghin, Simic, Falasco (1’ st Giordano); Collocolo, Buchel (32’ st Lungoyi), Caligara; Mendes (40’ st Gondo); Forte (40’ st Marsura), Dionisi (20’ st Quaranta). A disp.: Bolletta, Guarna, Giordano, Falzerano, Eramo, Proia, Giovane, Tavcar. All. Breda

BRESCIA (4-3-2-1): Andrenacci; Jallow, Papetti, Adorni, Huard (1’ st Mangraviti); Bisoli, Van De Looi, Bjorkengren (29’ st Ndoj) ; Listkowski (40’ st Niemeijer), Galazzi (38’ pt Rodriguez); Aye (29’ st Bianchi). A disp.: Lezzerini, Karacic, Mangraviti, Oliveira, Labojko, Scavone. All.: Gastaldello

ARBITRO: Paterna di Teramo

RETI: 19’ pt Listkowski (B), 42’ pt Mendes (A), 2’ st Forte (A), 19’ st rig. Aye (B), 46’ st rig. Caligara (A), 50’ st Marsura (A), 57’ st Bisoli (B)

NOTE: ammoniti Falasco (A), Collocolo (A), Adorni (B), Van De Looi (B). Espulso al 18’ st Simic (A) per somma di ammonizioni. Spettatori 6.628 (4.231 abbonati) per un incasso di 54.502,77 € (rateo abbonamenti 35.209,77 €). Rec. 4’ pt, 7’ st.

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