Parla Petrone: "La B è un punto di partenza, voglio dalla squadra un atteggiamento proposito"

E’ pronto il tecnico bianconero Mario Petrone per il primo appuntamento ufficiale della stagione.

Salve Mister, qual’è lo stato d’animo nello spogliatoio?

“Lo stato d’animo mio e della squadra è quello di chi ha raggiunto in anticipo un traguardo, che ci eravamo prefissati in tre anni. La B non è affatto un punto di arrivo, ma di partenza; dobbiamo consacrarci in questa categoria per poi raggiungere l’obiettivo massimo, la Serie A”.

Come si sono inseriti i nuovi arrivati?

“Giorgi, Antonini, Cacia non fanno certo fatica ad inserirsi in uno scacchiere nuovo, in pochissimo tempo hanno visto il nostro modo di lavorare e pian piano oltre a darci una mano dal punto di vista di qualità individuale, ce lo daranno sotto il profilo di squadra. Per qualsiasi squadra è difficile trovare un’organizzazione nei primi 2-3 mesi di campionato, figuriamoci per noi che siamo dovuti partire in ritardo”. 

Domani affronterete il Lanciano. Che tipo di squadra è?

E’ una squadra che negli anni si è consacrata in Serie B e che raggiunge sempre la salvezza in modo tranquillo. Ho letto che il loro obiettivo quest’anno è di raggiungere quanto prima la salvezza e devo dire che non si discosta da quello dell’Ascoli; sappiamo quali sono le nostre potenzialità e mi aspetto da parte dei miei un atteggiamento propositivo e mai remissivo”.

Come avete preparato questa gara?

“Abbiamo preparato il match prendendo anche qualche spunto tecnico, tattico e fisico dall’amichevole giocata col Lanciano due settimane fa, pur sapendo che il campionato è altra cosa rispetto alle amichevoli. Con i tesseramenti siamo a posto, abbiamo due squalificati, ma tutti gli altri calciatori sono disponibili e convocati. Qualcuno non ha il ritmo gara e per forza di cose non partirà dall’inizio”.

Sul mercato si aspetta ancora qualcosa?

 “La società è vigile, abbiamo ancora dieci giorni circa per operare se ci sarà l’occasione giusta, soprattutto in difesa. Come ha detto il Direttore alla squadra, noi vogliamo che i ragazzi siano tutti col sorriso sulle labbra, quindi se qualcuno che ha richieste da altre squadre e preferisce andare a giocare altrove per avere più spazio, lo lasceremo andare. La società non tarpa le ali a nessuno e ci piace trovare la soluzione giusta per tutti”.

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