ASCOLI – Dopo l’annuncio da parte della Fondazione Carisap di voler recuperare lo storico palazzo Saladini-Pilastri, da tempo in stato di abbandono, ci si chiede come possa tornare a disposizione della città.

« L’Università cerca di ridurre gli spazi. Troppe strutture portano all’aumento dei costi e al momento siamo divisi su tre plessi. Stiamo cercando di terminare il recupero della struttura dell’ex Ospedale per fare accorpamenti» dice il presidente del Consorzio Universitario Piceno Achille Buonfigli « E’ una struttura che necessita di grandi risorse che al momento si potrebbero destinare diversamente. L’Università non spenderebbe nulla per il recupero. Sono le istituzioni locali che devono intervenire per questo tipo di attività»  spiega.

«Gli Atenei non intervengono sulle strutture a disposizione, perché le Università prendono in comodato gli edifici e si fanno carico delle spese di gestione ma non di ristrutturazione» dice Buonfigli « Al momento non ci sono le condizioni per un nostro interesse a meno che non ci sia un’operazione di tale dimensione e di grande respiro che possa anche coinvolgere il Ministero della Pubblica Istruzione, ma attualmente non c’è niente di concreto»

Se le Amministrazioni e i soggetti locali hanno fondi da spendere si devono utilizzare per il recupero dell’ex Ospedale e realizzare lo studentato nell’ex maternità. Si spenderebbe la metà e si farebbe un grande servizio per la collettività» conclude.

« Credo che la  vocazione di Palazzo Saladini possa essere quella di diventare una struttura ricettiva, ma deve esserci la volontà dei privati per sviluppare un progetto mirato. Noi stiamo cercando di comunicare a tutti che c’è questa opportunità» aggiunge il sindaco Marco Fioravanti,  « Anche con le associazioni può esserci una sinergia per cercare risorse, che sono sempre ben accolte L’atteggiamento, però, deve essere non solo quello di chiedere sempre e solo al Comune, ma anche quello di portare valore» conclude il primo cittadino.