Entro gennaio l’avvio clinico della nuova risonanza magnetica dell’ospedale di San Benedetto
Ospedale unico, che follia! Strane avventure nei nosocomi del Piceno
Mentre i paladini dei comitati provinciali rivendicano il diritto a due ospedali per 96.000 abitanti, o giù di lì, gli operatori interni ne approfittano per sancire l’anarchia.
È di ieri sera la segnalazione di un paziente che, avendo disperatamente bisogno di parlare con un medico del Mazzoni, ha vissuto una traversia incredibile e ridicola nella sua evoluzione.
Cercando il medico di turno del reparto, ha telefonato ad Ascoli Piceno, fiducioso nell’efficienza degli operatori.
Si è imbattuto invece nel più totale fancazzismo all’ Italiana. Al centralino del “Mazzoni” infatti, una voce infastidita ha dichiarato che non vi erano medici di turno e che occorreva chiamare la sede di San Benedetto.
Il povero utente, disperato, ha atteso fiducioso la trasmissione della telefonata al Madonna del Soccorso ma ha ricevuto una eccezionale sorpresa.
Forse in preda ai deliri delle rivendicazioni di due ospedali, il centralino non ha saputo aiutarlo perché la voce al telefono non conosceva l’esistenza dei turni dei medici in questione.
“Non ci sono turni” ha dichiarato al telefono in modo aggressivo e seccato, “e anche se ci fossero noi non li abbiamo. Richiami domani alle otto”. E ha agganciato.
Il delirio collettivo intorno alla questione due plessi due strutture è arrivato al limite. Oltre c’è solo la definitiva chiusura dei due plessi. Costano tanto e non sono efficienti. E non certo per mancanza di operatori. Infatti, possibile che occorre pagare due centralini per riattaccare senza un effettiva indicazione per il paziente?
La Regione non potrà certo perdere tutte le energie e risorse dedicate al Piceno nelle inefficienze ataviche di questa povera terra, dove si dimentica che, prima dei medici, degli infermieri, degli inciuci di parte, vengono i diritti dei pazienti.
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