Novità per chi ha presentato la domanda per l’Assegno unico
La misura dell’Assegno unico e universale costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e il mese di febbraio dell’anno seguente.
A decorrere dal 1° marzo 2023, per coloro che, nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale per i figli a carico, e la stessa non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’INPS continuerà a erogare d’ufficio la misura introdotta dal decreto legislativo n. 230/2021, senza la necessità di presentare una nuova domanda.
Per quanto attiene la decorrenza della prestazione, si ricorda che, per le domande presentate entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l’Assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. Qualora la presentazione della domanda avvenga dal 1° luglio dell’anno di riferimento, la prestazione decorre dal mese successivo a quello della domanda stessa.
Per calcolare il giusto importo dell’assegno unico bisognerà procedere con la presentazione della nuova DSU. Va infatti ricordato che l’attestazione ISEE in corso di validità fino al 31 dicembre 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi dell’Assegno unico e universale relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023; In assenza di una nuova DSU presentata per il 2023, l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2023, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2023 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2023 con la corresponsione degli importi dovuti arretrati.
Dal 1° gennaio 2023 previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per i disabili.
C’è anche una novità sull’aumento delle pensioni minime fino a 563 euro per contrastare il caro energia. Nel caso di pensionati con più di 75 anni l’aumento può arrivare a 600 euro.
Ovviamente tale incremento non riguarda coloro che già usufruiscono del cosiddetto “milione” ovvero l’aumento della pensione a 630 euro per redditi bassi
Per ulteriori info ci si può rivolgere all’Aldepi di Ascoli in largo delle ginestre 3 o presso la sede di San Benedetto del Tronto in corso Mazzini 223 o contattandoci al numero WhatsApp 0736618174
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