Non c’è due senza tre, la regola dell’1-1 si ripete ancora. Ma adesso bisogna vincere

Non c’è due senza tre.

Dopo quello all’esordio con la Pro Vercelli e quello al Del Duca contro la Spal, ieri è arrivato il terzo 1-1 consecutivo per l’Ascoli. Tre partite, tre pareggi. Tre gol fatti, tre gol subiti. E’ il regno dell’equilibrio.

Equilibrio che – vuoi o non vuoi – prima o poi dovrà essere spezzato. Magari già martedì sera, quando il Picchio tornerà in campo per il turno infrasettimanale contro il Vicenza. Perché i pareggi sono una medaglia dai due volti: possono essere enormemente utili, ma al tempo stesso possono essere terribilmente dannosi.

Lo scorso anno l’Ascoli raccolse appena 8 pari in 42 partite. Il terzo arrivò addirittura alla 25° giornata, 0-0 contro il Latina. In quella stagione qualche punticino in più raccolto qua e là avrebbe sicuramente fatto dormire sonni più tranquilli ai tifosi, evitando così un finale di campionato al cardiopalmo per strappare la tanto agognata salvezza.

Quest’anno l’andazzo sembra essere diametralmente opposto. Almeno in questa prima parte di stagione. L’Ascoli non riesce a vincere, ma almeno non perde. E col Vicenza sarà gara importante, nonostante sia solo il quarto match per i bianconeri. Perché con una vittoria il Picchio salirebbe a 6 punti in classifica, e con una gara (al Del Duca) ancora da recuperare la situazione si farebbe davvero interessante. Un successo darebbe un valore inestimabile ai tre pareggi maturati finora e lascerebbe l’Ascoli imbattuto a quasi un mese dall’inizio del torneo. Una sconfitta invece cambierebbe decisamente le carte in tavola: bianconeri fermi a 3 punti in 4 partite, il Picchio si troverebbe all’improvviso risucchiato nelle zone rosse e sarebbe chiamato fin da subito a scalare posizioni per non sprofondare troppo in basso. Ecco perché i pareggi sono un’arma a doppio taglio: se ai vari 1-1 segue poi un successo, gli X acquisiscono un valore determinante nel lungo periodo, quando i punticini raccolti col tempo si rivelerebbero fondamentali. Ma se agli 1-1 segue invece una sconfitta, ecco che non si potrebbe stare troppo tranquilli.

Ma fare calcoli di ogni sorta con sole tre gare disputate finora lascia ovviamente il tempo che trova. Di certo c’è che mister Aglietti ha dato un’impronta già evidente alla squadra: capace di rimontare e non scomporsi quando si va sotto, capace di giocarsela a viso aperto in trasferta senza timori reverenziali nei confronti dell’avversario. Alcuni meccanismi sono ancora da limare, ma l’Ascoli visto in queste prime tre giornate di campionato sembra davvero poter dire la sua contro chiunque. I tifosi sugli spalti fremono già per la sfida col Vicenza: l’ultima vittoria casalinga è datata 9 aprile 2016, 2-1 contro il Cagliari grazie alla doppietta di Cacia. Al Del Duca si vuole tornare a fare festa.

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