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“No alle macerie nei Monti Sibillini”
No al progetto di un Sito di Deposito Temporaneo (Sdt) per lo stoccaggio e la separazione delle macerie del terremoto nell’ex cava alluvionale di Casa Innamorati, frazione di Amandola, nel cuore del raco dei Monti Sibillini. A dirlo è il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni, che ha scritto al ministro dell’Ambiente, al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Il sito, che si trova “a 300 metri dal confine comunale con Montefortino” è “inidoneo”, per la presenza di due corsi d’acqua, per l’assenza di manufatti da adibire a capannoni per lo stoccaggio, perché “per fare posto alle macerie bisognerà scavare 10 milla-20 mila metri cubi di materiale inerte, e forse – fa notare – qualcuno potrebbe utilizzarlo per scopi impropri”, senza contare i problemi di “inquinamento acustico e ambientale”. Ciaffaroni propone invece l’ex area industriale di San Ruffino ad Amandola, con il parere favorevole del Parco.
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