Nicola Baiocchi: “Area Vasta considera il Madonna del Soccorso un’inutile appendice”
SAN BENEDETTO – Il dottor Nicola Baiocchi del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” critico contro l’Area Vasta 5.
“Ci giunge notizia che, dal prossimo giugno, i depositi di farmacia e dei magazzini del nostro ospedale dovrebbero essere trasferiti ad Ascoli. Se ciò fosse vero sarebbe l’ennesima dimostrazione che il direttore dell’AV5 Cesare Milani e tutta la direzione considerano il Madonna del Soccorso un’inutile appendice. Se tale notizia fosse confermata, allora nonostante il cambio al timone politico della Regione, qui in AV5 continuerebbe a comandare, incontrastato, l’assetto creato dai soliti personaggi ascolani e offidani, sul quale i nuovi amministratori non hanno ancora messo mano. Anzi qualcuno, ovviamente malevolo, azzarda ad ipotizzare che taluni dei nuovi sarebbero contenti di questo modo di operare, per lasciare tutto e solo nelle mani dei filo ascolani” dice Baiocchi.
“Questi segnali indicherebbero che lo smantellamento del Madonna del Soccorso non si è mai fermato, a prescindere all’avvicendarsi tra sinistra e destra. Inoltre ci dicono che negli ultimi giorni della giunta Ceriscioli si sarebbe realizzata un’indagine di mercato, per valutare l’affitto di un capannone destinato, secondo i piani, ad accogliere tutti i magazzini dell’AV5 nella zona industriale di Ascoli” dice.
“Nel caso queste notizie non fossero solo fantasiose dicerie, vorremmo sapere dai sapienti che continuano, ahimè, a gestire la nostra sanità quale sia il criterio tecnico e logico in base al quale si sarebbe stabilito (e chi lo avrebbe firmato, con quale documento operativo) che il nuovo mega deposito debba essere ad Ascoli e non a San Benedetto (ad esempio, zona agro-alimentare o simile) dal momento che la maggior parte dei trasporti avviene per autostrada e quindi perché scaricarli così lontano; vorremmo sapere se, una volta creato questo mega deposito, ci sarà un continuo e dispendioso andirivieni di furgoni da San Benedetto ad Ascoli e ritorno per prelevare le merci necessarie, così come adesso avviene per portare i tamponi Covid da esaminare al laboratorio di Ascoli, perché l’ospedale Covid di San Benedetto non deve farli; infine, come cittadini, chiediamo fortemente di sapere cosa ne sarà della farmacia ospedaliera del Madonna del Soccorso, ossia se farà la fine di altri scomparsi servizi e reparti” evidenzia Baiocchi.
“Come Comitato a difesa della sanità costiera chiediamo ad alta voce a tutti i partiti politici, a tutti i candidati sindaci, a tutti i Sindacati locali, di verificare la fondatezza di questa disastrosa possibilità, perché non sappiamo se sia stata partorita da chi vuole creare solo problemi e ostilità. E di assumere, se fosse confermata, una esplicita posizione. Poi nessuno potrà, in futuro, dire: io non sapevo. Soprattutto durante la prossima campagna elettorale” conclude.
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