Nascono le “Cittadelle della Gioia” dove famiglie o singoli in difficoltà possono essere ascoltati e ottenere un aiuto concreto

Secondo il 21esimo rapporto di Caritas Italiana su “povertà ed esclusione sociale” non esiste una sola povertà ma tante emergenze sociali, acuite dai disastrosi effetti della pandemia, dalle ripercussioni dei conflitti e dalla crisi economica e lavorativa. Nel 2022, secondo dati Caritas Italiana, sono state aiutate 256 mila persone, in maggioranza donne e lavoratori sottopagati che non riescono ad arrivare a fine mese per il caro affitti e i rincari delle bollette. Se infatti continua a chiedere aiuto un 48% di persone disoccupato e inoccupato, un quinto degli ascolti ha riguardato un lavoratore che sperimenta condizioni di indigenza perché sottopagati e precari.

Ad aprire la conferenza stampa, S.E. Gianpiero Palmieri, vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno e di quella San Benedetto, Ripatransone e Montalto.

Anche nel territorio della Vallata del Tronto, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un’impennata significativa dell’indigenza della sua popolazione, una situazione dovuta al Sisma 2016, al Covid nel 2020 e a seguire alla scomparsa di decine di aziende e la perdita di posto che ha generato un disagio grave che si manifesta nella mancanza di beni essenziali: casa e cibo e sempre più famiglie, fino ad un certo momento in condizioni di stabilità, si trovano a confrontarsi con situazioni di precarietà, disoccupazione, vulnerabilità.

Il progetto FA.re RE.te nasce dall’esperienza concreta dell’Associazione KAIROS e da una rete di partner che hanno lavora sul territorio da sempre ed ha sotto controllo la situazione legata alla sfera della povertà: l’Associazione Madre Teresa di Calcutta onlus, Gocce di Carità, il Patronato CISL, l’APS L’Altro, le cooperative NuovaRicerca.AgenziaRes.e Ama Aquilone. Sette enti del terzo settore che da anni aiutano le persone in difficoltà economica, psicologica o lavorativa. Il territorio di riferimento comprende Castel di Lama, Colli del Tronto, Castorano, Spinetoli, Monsampolo del Tronto e Monteprandone e ha oltre 38.000 abitanti (di cui 3.142 stranieri residenti) e una superfice di circa 71 Kmq con una parte a forte rischio sismico che, insieme alla crisi economica, ha aumentato le diseguaglianze, creando distanze a volte incolmabili.

La rete di partenariato crede fortemente in una società equa debba promuovere l’accesso a un lavoro dignitoso e sostenere le  piattaforme di protezione sociale per l’inclusione, soprattutto delle persone ai margini della società e per questo ha deciso di “Mettersi in Ascolto della Sofferenza” aprendo 3 “Cittadelle della Gioia” in 3 punti della via Salaria: centro (a Monsampolo del Tronto – presso la sede di Kairos), est (a Monteprandone – nella sede dell’Associazione Madre Teresa di Calcutta onlus) e Ovest (Colli del Tronto, presso Gocce di Carità). Incontrare la sofferenza delle persone, sempre più disperate e isolate, significa restituire la speranza e l’appartenenza offrendo ai soggetti più deboli non solo una tutela, un servizio, una risorsa, ma soprattutto “contesti di riconoscimento”: all’interno delle Cittadelle, le famiglie potranno trovare un sostegno economico, materiale e psicologico nell’immediato e un aiuto concreto per trovare lavoro o casa ed intraprendere un percorso di integrazione sociale. Le persone bisognose possono recarsi presso le singole Cittadelle in modo autonomo secondo gli orari di apertura di ognuna. Anche gli ATS 21 e 23 coinvolti possono inviare persone presso tali spazi ed indirizzarli al meglio agli operatori dei vari servizi.

“Siamo felici che la Fondazione Carisap abbia accolto il nostro progetto che ha come finalità generale quella di aiutare e venire incontro alle povertà delle persone del nostro territorio, ma soprattutto essere un punto di riferimento nei momenti più vulnerabili di famiglie e individui che vivono ai margini della società e non vedono una possibilità di futuro” commenta Simonetta Sgariglia, presidente di Associazione Kairos.

“Accanto a situazioni di indigenza croniche, emergono sul territorio nuove forme di povertà che colpiscono persone e famiglie fino a poco tempo fa autosufficienti. Ciò ha determinato non solo un aumento, ma anche una diversificazione delle esigenze, rendendo difficoltosa anche l’emersione di situazioni di disagio. Per questo la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno”, dichiara il Consigliere della Fondazione Carisap Donatella Rossi Brunori, “sostiene la costruzione di reti territoriali, come quella presentata oggi, in grado di offrire risposte concrete ed integrate”.

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