Nardini replica duramente alla maggioranza: “Pensate di più ai fallimenti di questa Amministrazione”
Il capogruppo di Ascolto & partecipazione Emido Nardini replica alla maggioranza dopo la votazione sull’acquisto di Palazzo Saladini-Pilastri.
“Non siamo cortigiani di nessuno e che Fioravanti è il Sindaco, non il “Signorotto” della città. Detto questo, a coloro che si ritengono più “pretoriani”, che consiglieri comunali di maggioranza, peraltro quasi sempre muti in Consiglio Comunale, ricordo che dall’inizio di questa consiliatura, sono più le volte che abbiamo votato favorevolmente alle delibere di Giunta, che contro. Pertanto li invito a concentrarsi sui fallimenti di questa amministrazione (città della cultura, sicurezza sismica degli edifici scolastici, flop delle presenze turistiche rispetto agli altri capoluoghi marchigiani, sanità prima tutto male, ora tutto bene), piuttosto che censurare il voto dei consiglieri di minoranza: non siamo ancora tornati al periodo del podestà” dice Emidio Nardini.
“Volta le spalle ad Ascoli chi la relega ai margini dello sviluppo del territorio, chi amministra cercando il consenso delle confraternite, chi guarda fuggire i giovani senza muovere un dito, chi pensa che la pubblicità è l’anima del commercio, ma vende solo fumo! Ma in realtà, di cosa stiamo realmente parlando? Della reprimenda che tutte le sigle politiche si sono sentite in obbligo di fare perché una sparuta minoranza si è astenuta al “progetto” di acquisto del palazzo Saladini Pilastri, argomento che il sindaco ha promesso di riportare in un Consiglio aperto. In sintesi chi vota contro o solo si astiene è contro Ascoli e gli ascolani” spiega.
“E appunto è difficile replicare, non si capisce o si fa finta di non capire? Eppure nel breve intervento avevo pur detto che non era più accettabile l’atteggiamento del sindaco che ogni volta ad ogni Consiglio in apertura nell’ambito delle “comunicazioni” non perde occasione per dire (spesso urlare) che chi dissente è contro Ascoli. Puntualmente si riafferma ancora l’assunto” prosegue Nardini
“Cioè non si capisce o si fa finta di non capire che ci possano essere pareri opinioni conoscenze, si anche conoscenze diverse, insomma che ci possa essere la democrazia. La colpevole astensione alla proposta di acquisto e “progetto” del palazzo Saladini che prevede al primo punto l’istituzione di un “polo sanitario solidale” è maturata dopo che ad alcune osservazioni fatte dal collega Frenquellucci non è stata data risposta, ma soprattutto dopo che ad una mia domanda precisa e cioè: polo sanitario pubblico o privato? (in parole povere, i pazienti che ci accederanno dovranno pagare o andranno con l’impegnativa del medico curante?)”
“La risposta dell’architetto Galanti (non del sindaco) è stata: società privata, con ampie garanzie ecc. (rivedere lo streaming). Difetto di comprensione o malafede? Dopo lo sproloquio iniziale del sindaco in risposta alle interrogazioni sulla sanità, lui unico difensore della sanità pubblica (rivedere lo streaming), il Comune di Ascoli (gli ascolani) compra con il PNRR una magnifica villa, siamo d’accordo, la ristrutturiamo e siamo d’accordo, ci mettiamo dentro vari progetti, siamo d’accordo, in particolare una struttura sanitaria gestita da privati!? Non siamo d’accordo” sottolinea Nardini.
“E’ la solita storia, il pubblico investe come in questo caso, con soldi anche a debito, gli Uffici Tecnici Comunali progettano poi un privato gestisce e fa i propri interessi!? Allora è difficile replicare chi “volta le spalle agli ascolani, chi ha un atteggiamento inqualificabile che dimostra mancanza di maturità serietà politica e visione futura?” È un’esigua minoranza che fa domande e non ha risposte o è la maggioranza che non si pone questi quesiti e che se formulati da altri non risponde? È la maggioranza che ha governato da venticinque anni questa città, che è responsabile del degrado totale in cui versa Ascoli o la minoranza che pone domande?” dice Nardini.
“Credo che sia la Giunta sorda alle richieste dei cittadini sui problemi del traffico, sicurezza, abitabilità. E’ l’Amministrazione che partecipa al progetto di città capitale italiana della cultura sbagliando completamente tema, viene bocciata e dà la colpa agli altri. Credo che sia l’Amministrazione che avendo iniziato la campagna elettorale il giorno dopo le elezioni ha fatto solo propaganda, una Amministrazione che non ha mai risolto il problema delle scuole, che si astiene ora sui problemi della sanità. Una amministrazione che continua a proporci supermercati ed appartamenti come soluzione dello spopolamento della città” conclude.
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