SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Movida molesta continua a far scontrare i vertici politici della Riviera. La questione sicurezza in alcune zone del centro della città, adiacenti al quadrilatero di fuoco della movida molesta comincia a preoccupare i residenti e le forze dell’ordine lamentano un aggravamento nell’estate del Coronavirus, complice forse la lunga clausura forzata.

Sono sempre più frequenti risse e, quando non degenera in violenza, la situazione rimane pesante. L’amministrazione Piunti ha messo in campo tutte le forze a disposizione, ma il problema non si può affrontare solo dal punto di vista repressivo. Purtroppo in tempi di Covid non sono molte le alternative che si possono offrire dal punto di vista dell’intrattenimento. Anzi quello diventa un incognita, con il problema degli assembramenti. Sulla questione sono molti i politici che si sono pronunciati.

Le recenti dichiarazioni di Edward Rino Alfonsi. Il sindaco Pasqualino Piunti non ha gradito l’intervento a gamba tesa del candidato alle regionali per Rinasci Marche, che lo definiva “privo di intelligenza e di pugno duro” rispetto ai gravi episodi di degrado e droga registrati dai residenti di via Aspromonte.

Il sindaco, dal canto suo, afferma “Mai come sotto la mia amministrazione si è ridimensionato il fenomeno che ahimè anche ora esiste e persiste. Ma grazie alla collaborazione con la Prefettura e la Polizia e alla mia Polizia locale viene contenuto, soprattutto grazie al pattugliamento che abbiamo imposto nelle vie adiacenti al perimetro della movida molesta”.

E poi, parafrasando lo stesso Alfonsi: “mia mamma nazarena mi diceva: tu devi sempre valutare le considerazioni delle persone in base alle bocche dalle quali escono. Con la mia esperienza diffido dei consigli dei portaborse che danno buoni consigli quando non possono dare più cattivo esempio”.