Movida, il Questore: ” Un maggiore rispetto del prossimo fa la differenza”

fuga

Il Questore di Ascoli Paolo Maria Pomponio commenta i risultati dei controlli durante del week end.

“E’ andato bene il monitoraggio della situazione. A San Benedetto qualche litigio, sempre a causa dei fumi dell’alcool. Registrato anche un vetro di auto infranto da due avventori di un locale, che avevano alzato troppo il gomito, poi fuggiti. Gli investigatori del Commissariato di San Benedetto sino già al lavoro per dare loro una identità. Il locale era uno di quelli cui era stato sventolato sia il cartellino giallo (invito a cooperazione operosa) che poi quello arancione (notifica preavviso di chiusura)” ha detto.

Oggi scadrà il termine per presentare al questore le controdeduzioni. Il Questore poi le valuterà per decidere se chiuderlo o meno per 15 giorni. Le forze dell’ordine hanno effettuato controlli a esercizi pubblici già sotto la lente di ingrandimento dei poliziotti della divisione polizia amministrativa e sociale della Questura, raccogliendo altri elementi per verificare se si possono configurare i presupposti per passare dal cartellino giallo o arancione a quelli, rispettivamente, arancione o rosso, o addirittura riporre il cartellino sventolato nel taschino a causa della ritrovata virtuosita’ del gestore. La polizia scientifica ha effettuato riprese video e fotografiche per documentare la situazione davanti ai tanti pub e altri locali sia a san benedetto che ad Ascoli.

“Gli schiamazzi registrati non sono altro che il rimbombo del vociare dei ragazzi, amplificato dagli angusti vicoli e vie, che perdono un po’ i freni inibitori poiché alticci. Una maggiore educazione e rispetto del prossimo in questi casi potrebbe fare la differenza. Alcuni locali hanno previsto in autonomia un servizio per gestire l’afflusso di clienti, servizio che ha prodotto gli effetti auspicati sia a San Benedetto che ad Ascoli. Come già evidenziato, abuso alcool, assenza di senso civico, cattiva educazione e mancanza di rispetto per le oltre 33.000 vittime del coronavirus, nonché per i loro familiari che li piangono ancora, si contrastano con strumenti differenti dalle forze dell’ordine” ha concluso il Questore.

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