Movida, il comitato Marina Centro: «Veri e propri reati»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Movida “molesta”. Il comitato di quartiere Marina Centro si sfoga: «Sono veri e propri reati, oltre che violazioni alla normativa anti-contagio».
«Il nostro quartiere torna a fare i conti con la maleducazione e gli atti vandalici per le vie abitate del centro città – fanno sapere i membri del comitato in una nota – Purtroppo la fase 2 non ha significato solo una maggiore libertà di movimento e la ripresa delle attività commerciali, ma anche assembramenti vietati di ragazzi in centro, disturbi della quiete pubblica e danneggiamenti. Non si può più parlare di movida molesta, ma di veri e propri reati, oltre che violazioni della normativa di sicurezza anti-covid.
Il Comitato di quartiere Marina Centro non sta (come non è stato mai) a guardare certi scempi notturni senza alzare la voce e continuare a chiedere con forza all’Amministrazione comunale il massimo controllo e intervento su chi commette tali gravi violazioni, mancando di rispetto non solo ai residenti che abitano il centro, ma anche a tutti i cittadini di San Benedetto del Tronto.
Lo sanno bene anche gli ex presidenti dei precedenti Comitati di quartiere che la movida molesta è un problema di difficile soluzione e che in questi tre anni l’attuale Comitato non si è mai tirato indietro, ha organizzato forse il numero più alto di assemblee pubbliche su questo e altri temi e non ha mai abbandonato nessuno, ma al contrario ha ascoltato le problematiche di ogni singolo residente e commerciante presentandole sempre sia all’opinione pubblica che alle autorità amministrative nel massimo della operatività e trasparenza».
«L’impegno mio e di tutti i membri del comitato è stato sempre massimo su queste e altre problematiche – aggiunge il presidente di comitato Elena Piunti – che insistono sul quartiere da anni, ben prima del nostro insediamento. Noi continueremo con la nostra consueta azione di sensibilizzazione verso l’Amministrazione e le Autorità locali chiedendo di essere costantemente coinvolti nei tavoli sulla sicurezza e sul controllo della movida».
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