Monteprandone, consegnate indennità esproprio per progetto di via 80esima strada
MONTEPRANDONE – Con la consegna delle indennità di esproprio da parte del sindaco Stefano Stracci e del presidente del Piceno Consind Domenico Procaccini, si è concluso, giovedì 12 ottobre, il progetto di via 80esima strada, un’arteria che collega via del Lavoro a via Fosso Nuovo in zona Sant’Anna.
E’ di 53.000 euro l’importo complessivo delle indennità di esproprio a favore di famiglie e titolari di aziende del territorio che avevano bonariamente permesso di realizzare l’importante opera viaria cittadina. Soddisfazione da parte del presidente Procaccini: “Dopo aver avviato il risanamento dei conti, siamo riusciti a trovare le risorse necessarie per chiudere la questione di via 80esima strada. Era una problematica ereditata dal passato che, da oltre un decennio, si stava trascinando senza soluzione. Mi preme sottolineare che negli ultimi anni c’è una maggiore attenzione del Piceno Consind sia per l’agglomerato di Monteprandone e Monsampolo per il quale è stato adottato il Piano regolatore delle aree di sviluppo industriale (P.R.A.S.I.), sia per l’area industriale di Centobuchi dove sono già stati in parte realizzati interventi di manutenzione di via del Lavoro e riqualificata la rotatoria all’altezza del polo logistico Marconi per un totale di circa 200.000 euro di investimento. Auspico che la stretta collaborazione con l’amministrazione comunale – conclude Procaccini – ci permetta di realizzare nuove infrastrutture che possano agevolare le aziende del territorio, anche in vista dell’avvio del programma per il rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Val Vibrata, Valle del Tronto, Piceno”.
“Da oltre 10 anni attendevamo questo momento – spiega l’assessore alle infrastrutture viarie Matteo Troiani – grazie al presidente Procaccini siamo riusciti a risolvere una annosa questione relativa ad una strada strategica e necessaria ad avere infrastrutture adeguate che agevolino l’accesso ai siti produttivi della zona industriale di Centobuchi”.