“Mi incateno davanti ai capannoni del Carnevale”. Le sfilate a Porto d’Ascoli?
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Se sgomberate i capannoni senza darci tempo di vendere i carri e le attrezzature, mi ci incateno davanti”. Lo ha detto con decisione Roberto Narcisi, socio e carrista dell’Associazione Amici del Carnevale, rivolto al sindaco Pasqualino Piunti, al vicesindaco Andrea Assenti e ai tecnici del Comune, durante la seduta della commissione congiunta lavori pubblici e bilancio. L’amministrazione comunale deve procedere allo sgombero dei capannoni per mettere in sicurezza l’area. Ma i carristi hanno lasciato al loro interno il lavoro e il sacrificio di tanti anni. In ogni capannone ci sono migliaia di euro di materiale. Non hanno un posto in cui depositarlo e non hanno avuto la possibilità di entrare negli hangar perché c’è un’ordinanza di inagibilità dal 2014.
“Il prefetto – ha detto Piunti – ci ha scritto sollecitandoci a dare una risposta su come intendiamo procedere. Se non firmiamo l’ordinanza di sgombero il sindaco rischia un avviso di garanzia”.
C’erano alcuni carristi in commissione (foto), decisi a non buttare al macero il bambino con l’acqua sporca. Che fare?
“Faremo un sopralluogo – spiega Assenti – al Centro AgroAlimentare o in altre location in cui accantonare i carri. Ma dobbiamo procedere in fretta perché lo sgombero non può tardare”.
Durante i lavori Bruno Gabrielli ha lanciato l’idea di spostare le sfilate di Carnevale alla rotonda D’Acquisto di Porto d’Ascoli ed è tornata in auge la vecchia idea di realizzare le sfilate nell’area dello stadio Riviera delle Palme. Idee, ma l’ordinanza non può tardare.
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