Mestieri d’Arte”, un portale digitale per riscoprire il valore dell’artigianato tradizionale

Storie di passione, cultura e territorio, tramandate per secoli di generazione in generazione, che oggi possono sperare in una seconda chance digitale per sopravvivere a una crisi senza precedenti.

È il caso degli antichi mestieri artigiani, colonna portante dell’economia locale da qualche anno messa in discussione da un sistema produttivo che premia sempre più la quantità e la rapidità a scapito di qualità e cura del dettaglio.

Si spiega in questo senso la scelta della CNA di Ascoli Piceno e Mito srl di Elena Popa, con la collaborazione di Luca Di Bella, Alessandro Damiani e Antonella Ciocca, di promuovere “Mestieri d’Arte”, il progetto che attraverso la tecnologia digitale punta a riscoprire il valore inestimabile dell’artigianato tradizionale.

A partire dalle preziose testimonianze di 12 maestri artigiani del territorio, ben felici di condividere l’esperienza e gli aneddoti custoditi nelle loro botteghe, l’obiettivo di “Mestieri d’Arte” è creare un ponte tra passato e futuro, affidando al web il saper fare artigiano per tramandarlo alle nuove generazioni e valorizzando un autentico patrimonio culturale e la sua millenaria tradizione in un portale digitale.

Grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura nell’ambito del Pnrr, al sostegno della Camera di Commercio delle Marche e al patrocinio del Comune di Ascoli, il sito mestieridarte.com raccoglierà interviste, testimonianze, immagini, filmati e tutorial consultabili gratuitamente, attraverso i quali i giovani talenti potranno formarsi e diventare, un giorno, i maestri artigiani di domani.

Dalla ricamatrice al calzolaio, passando per l’orologiaio, il retaio, il sarto, il falegname, la ceramista, il cestaio, il cappellaio, il ceramista, il fabbro e il ramaio: sono 12 i mestieri raccontati nelle interviste già disponibili online, punto di partenza di un entusiasmante viaggio nell’arte manuale, dove ogni creazione è un pezzo di storia e ogni oggetto un simbolo di sostenibilità e innovazione.

Un’importante operazione di recupero, premiata con il quarto posto nella graduatoria finale tra i 167 progetti finanziati e gli oltre 5.000 presentati in tutta Italia, finalizzata a valorizzazione di una tradizione artigiana che, giorno dopo giorno, rischia sempre più di scomparire. Lo dimostra un’indagine condotta a fine 2023 dal Centro studi CNA Marche, secondo cui in particolare fabbri, specialisti nelle scienze della vita (biologi, agronomi, farmacisti), meccanici artigianali, operai edili specializzati, autotrasportatori, saldatori e lattonieri, operai calzaturieri, cuochi e camerieri rappresentano ormai figure professionali irreperibili nell’odierno mercato del lavoro.

Con la maggioranza delle imprese a fare i conti con una carenza di manodopera annosa e pericolosamente endemica, le stime occupazionali per il mese di marzo hanno testimoniato 1.260 nuovi ingressi sul lavoro in provincia di Ascoli, il 64% dei quali concentrati nel settore dei servizi. Il dato più preoccupante, tuttavia, riguarda le aspettative degli imprenditori, che in un caso su due hanno previsto difficoltà nell’individuare i profili desiderati, riducendo inevitabilmente al 15% la percentuale di imprese con in programma nuove assunzioni.

In particolare, nel caso di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica, tra le cause alla base delle difficoltà di reperimento indicate dalle aziende spicca, con un eloquente 71,4%, l’assenza di candidati, che nell’8,6% dei casi non possiedono una preparazione adeguata alle mansioni da svolgere.

Anche alla luce di questi dati, attraverso “Mestieri d’Arte” i promotori del progetto intendono stimolare un rinnovato interesse nei confronti delle tradizioni artigiane, a partire dagli esempi virtuosi di Gabriella Tassotti, Massimo Brighindi, Domenico Grossi, Vittorio Camaiani, Luciano Costantini, Barbara Tomassini, Mimma Massicci, Attilio Sorbatti, Gianfranco Neve e Aristea Fioravanti, Cristiano Ferroni, Sandro Tanucci e Francesco Esposto, premiati durante la conferenza stampa di presentazione.

«I nostri artigiani, testimoni di una tradizione senza tempo, si sono messi in gioco con grande disponibilità ed entusiasmo in un progetto che vuole offrire una seconda possibilità in chiave digitale a professioni e lavorazioni che oggi corrono il rischio di scomparire – conferma il direttore Balloni – Se da un lato l’avvento di Internet, della grande distribuzione online e di nuove professionalità legate alle rete ha per certi versi contribuito ad alimentare crisi dell’artigianato, dall’altro le potenzialità del web potranno segnare il rilancio dei mestieri tipici del Piceno, presentandoli sotto una nuova luce agli occhi delle nuove generazioni e dei potenziali maestri artigiani del prossimo futuro».

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