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Memorial Cava, premio alla carriera al basso Scandiuzzi
Il Memorial Carlo Cava, istituito dal Comune di Ascoli Piceno per ricordare il grande cantante lirico ascolano scomparso nel 2018, è giunto alla quinta edizione ed è diventato nel tempo una prestigiosa vetrina nazionale per le più importanti voci di basso oggi in Italia. Domenica 27 aprile, inizio alle 18, nel Teatro dei Filarmonici, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, il premio alla carriera verrà assegnato al basso Roberto Scandiuzzi, considerato il miglior “basso nobile” del panorama operistico internazionale, applaudito nei principali teatri di tutto il mondo.
L’organizzazione della manifestazione, nel cartellone del Festival di Primavera 2025, è curata come al solito dall’associazione Coro del Teatro Ventidio Basso e dall’Arengo con il sostegno di Alma Allestimenti Mastromonaco. A far da presentatore è il baritono ascolano Vittorio Vitelli, che fu legato a Carlo Cava da una stretta amicizia, al quale si deve la felice proposta del Memorial.
Roberto Scandiuzzi è considerato uno degli ultimi rappresentanti della scuola italiana dei grandi bassi come Ezio Pinza e Cesare Siepi dei quali ha subito profondamente l’influenza. Ha debuttato nel 1982 al Teatro alla Scala di Milano ne “Le Nozze di Figaro” con direttore d’orchestra Riccardo Muti. È ospite regolare dei più prestigiosi teatri del mondo fra i quali Metropolitan Opera di New York, Opéra National de Paris, Wiener Staatsoper, Bayerische Staatsoper di Monaco, San Francisco Opera, collaborando con direttori del calibro di Claudio Abbado, Sir Colin Davis, Valerij Gergeev, James Levine, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Antonio Pappano e altri.
Il suo vasto repertorio spazia dai ruoli di basso verdiano ai ruoli del repertorio francese e russo con incursioni anche nella scapigliatura e nel verismo fino alle composizioni contemporanee. Una voce, da basso profondo, di grande estensione ed intensità, sempre molto centrata nelle interpretazioni che fanno di Roberto Scandiuzzi un punto di riferimento per le nuove generazioni di cantanti. Domenica delizierà il pubblico cantando alcuni suoi cavalli di battaglia come “Vieni o Levita” dal Nabucco di Giuseppe Verdi e “Quand la flamme de l’amour” da La jolie fille de Perth di Georges Bizet.
Ma il “Memorial Carlo Cava” è anche un palcoscenico per le giovani promesse della lirica del territorio con l’assegnazione del “Premio Silvia Di Pietro” al soprano ascolano Melissa D’Ottavi, studi nel Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida dei maestri Valeria Esposito, Alda Caiello e Gioacchino Zarrelli, che sta mettendosi in evidenza in vari concerti e produzioni operistiche. Collabora anche con il Coro Giovanile delle Marche e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Canterà “Tu che di gel sei cinta”, aria di Liù dalla Turandot di Giacomo Puccini, “L’alba separa dalla luce l’ombra” di Francesco Paolo Tosti, e “Tutte nel cor vi sento “, aria di Elettra dall’Idomeneo di Mozart.
Il Coro del Teatro Ventidio Basso, reduce dal successo del kolossal “La prima notte di Walpurga”, diretto dal maestro Pasquale Veleno, eseguirà “Gli arredi festivi” dal Nabucco di Giuseppe Verdi, “Vedi le fosche notturne spoglie” dal Trovatore di Verdi, il celebre coro a bocca chiusa dalla “Madame Butterfly” di Puccini e ”O Signore, dal tetto natio” da I Lombardi alla prima crociata di Verdi. Conclusione del concerto con il duetto tra basso e soprano “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart. Un programma dunque molto ricco e interessante per il piacere di chi ama la lirica.
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