Nomine e spostamenti nella Diocesi di Ascoli. Don Francesco Mangani nuovo Cappellano dell’Ospedale
“Medici di famiglia amareggiati dallo stallo della riforma dell’assistenza sanitaria territoriale”
“I medici di famiglia, soprattutto i più giovani ed i nuovi convenzionati, sono amareggiati e delusi dallo stallo amministrativo da cui non si intravede ancora una via d’uscita verso una riforma dell’assistenza sanitaria territoriale. Nel momento in cui scriviamo, migliaia di cittadini della provincia di Ascoli Piceno e delle Marche stanno cambiando il proprio medico di fiducia, il medico di famiglia, a causa dei pensionamenti che sono in atto già da tempo e che continueranno per i prossimi anni. A fronte del cambio del proprio medico però, cambiano le regole per ricevere la stessa assistenza senza alcun margine per renderla più accessibile, efficace ed efficiente” Lo dice Claudio Cappelli , Medico di Medicina Generale e segretario regionale della Continuità Assistenziale – FIMMG Marche
“In assenza di personale di supporto (segretaria e infermiere), in assenza di una forte collaborazione e sinergia fra medici che dovrebbero lavorare assieme ed in team, i ritardi delle riforme e queste mancanze mettono in crisi il rapporto dei pazienti con i propri medici di famiglia, così come è già in crisi il rapporto fra il Sistema Sanitario Regionale ed i cittadini che si rivolgono sempre più spesso al privato, pagando di tasca propria. Denunciamo apertamente questi ritardi e queste mancanze perché l’organizzazione che auspichiamo per il nostro lavoro mette al centro i bisogni dei nostri assistiti, perché quello che vorremmo è dar loro una assistenza e dei servizi erogati sempre più capillarmente e di qualità, ma che non saremo mai in grado di fornire se non verranno riprese celermente le trattative per nuovi accordi e per quelli già presi, come l’accordo sulle vaccinazioni, il tutto a sostegno di un sistema sanitario regionale – ancora pubblico. Viviamo inoltre un momento in cui le nuove tecnologie diagnostiche ci permetterebbero di lavorare in sinergia e in collegamento con servizi specialistici senza che il paziente lasci il nostro studio, fornendo loro un’assistenza a tempo zero, ben oltre quello che possiamo offrire adesso, ma la Regione ad oggi non investe in tal senso, spingendo i cittadini verso le Farmacie dei Servizi, servizio sicuramente utile ma che sarebbe ancor più efficace se calato all’interno di un percorso assistenziale anche negli ambulatori dei medici di famiglia, perché è da noi che poi il paziente torna e tornerà sempre, per avere il nostro supporto e parere nella scelta dei percorsi rispetto ai suoi problemi. Di fronte a tutto questo non possiamo più tacere e lasciar correre, perché il ritardo che si accumula ogni giorno grava oggi sui professionisti e graverà ancor più sull’assistenza ai pazienti che loro potrebbero dare” conclude Cappelli.
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